L’estate è quasi sempre una delle stagioni più attese durante l’anno, magari per farsi una bella nuotata.
Molti di noi praticano nuoto a livello “amatoriale”, senza alcuno stile se non il proprio personale modo di stare a galla e arrabattarsi tra i cosiddetti “cavalloni“.
Ma in realtà esistono degli stili ben precisi, alcuni dei quali riconosciuti anche a livello agonistico ed olimpico.
A livello agonistico sono riconosciuti quattro differenti stili di nuoto: delfino, dorso, rana e stile libero.
La rana è uno stile simile al movimento dell’omonimo animale: consiste nel muovere le braccia in avanti formando come un cuore con la punta davanti e muovere le gambe formando un cerchio.
Il dorso è l’unico stile del nuoto che si esegue con il capo rivolto verso l’alto: una corretta esecuzione ne prevede la torsione del busto, su lati alterni, ad ogni bracciata.
Il Delfino, anche detto Farfalla, è invece lo stile che generalmente viene considerato più difficile, poiché richiede infatti perfetta coordinazione tra gambe e braccia: la totalità dei movimenti previsti segue una sorta di onda che origina dall’oscillazione del capo per spostarsi progressivamente, sul tronco sul bacino e sulle gambe.
Lo Stile libero, infine, non ha una tecnica precisa da seguire, quindi ogni nuotatore può personalizzare i suoi movimenti, anche se comunque si nuota sul petto con un movimento circolare continuo e alternato delle braccia, una battuta di gambe alternata e continua e respirando di lato.