Una storia che sembra uscita da un film, ma che è accaduta realmente in Francia: un uomo di 48 anni e suo figlio di 18 sono stati arrestati a Tolone per aver messo in atto una sofisticata truffa ai danni di oltre 100 ristoranti, sempre utilizzando lo stesso schema.

Una truffa a tavola durata 3 anni
Dal 2021 al 2024, il duo ha sfruttato una strategia collaudata per mangiare gratis in ristoranti della regione di Tolone. Il modus operandi era tanto semplice quanto efficace: si presentavano come clienti eleganti e insospettabili, ordinavano pasti completi (antipasto, piatto principale, dessert, vino e digestivo) per conti che andavano da 80 a 150 euro, e al momento di pagare mettevano in scena il trucco.
Il padre fingeva che la carta di credito non funzionasse e mandava il figlio al bancomat più vicino. Poco dopo, il ragazzo tornava a mani vuote e l’uomo, con fare imbarazzato, lasciava come garanzia una carta d’identità o la tessera sanitaria, promettendo di tornare l’indomani per saldare il conto. Ma non si facevano più vedere.
Documenti falsi e identità “usa e getta”
Per rendere la truffa ancora più credibile, l’uomo dichiarava regolarmente lo smarrimento dei documenti lasciati nei ristoranti e ne richiedeva la riemissione. In questo modo, poteva continuare a raggirare altri locali senza alcun ostacolo.
Secondo quanto riportato da Ici Provence, padre e figlio selezionavano con cura le loro vittime, scegliendo solo ristoranti recensiti online come “cordiali” o “comprensivi”. Inoltre, non tornavano mai due volte nello stesso posto, evitando così di essere riconosciuti.
La svolta grazie ai social: ristoratori uniti contro la truffa
Il piano ha funzionato fino all’agosto 2024, quando un ristoratore, stanco dell’ennesimo raggiro, ha pubblicato sui social le foto dei documenti lasciati dagli imbroglioni e raccontato l’accaduto. Il post è diventato virale, spingendo decine di altri ristoratori della zona a riconoscere la truffa e denunciare il caso alla polizia.
In totale, 43 denunce ufficiali hanno permesso alle autorità francesi di risalire all’identità dei due truffatori e porre fine alla loro lunga serie di frodi. Secondo la polizia, il figlio — minorenne per gran parte del periodo — ha ammesso di mangiare gratis fino a tre volte a settimana, mentre il padre ha confessato circa 100 episodi di frode alimentare.
Una lezione di criminalità “gentile”
La vicenda ha messo in luce non solo l’astuzia dei due truffatori, ma anche una certa vulnerabilità nel settore della ristorazione, dove la fiducia tra cliente e ristoratore può essere facilmente sfruttata. Molti dei proprietari truffati, infatti, non hanno sporto denuncia subito, giudicando l’accaduto come un fastidio marginale — ed è proprio su questo che contavano padre e figlio.
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