Ti capita mai di commentare ad alta voce un’azione che stai facendo o di ripassare la lista della spesa parlando tra te e te? Se sì, sappi che non stai facendo nulla di strano. Anzi, quella che per molto tempo è stata vista con sospetto, oggi la scienza la definisce una vera e propria strategia di potenziamento per il nostro cervello.

Perché parlare con sé stessi è un superpotere
Basta con i vecchi pregiudizi che associavano il parlare da soli a problemi di salute mentale. La psicologia moderna ha ribaltato completamente questa visione, dimostrando come il dialogo autodiretto, in assenza di altri sintomi preoccupanti, sia in realtà un eccezionale strumento cognitivo. Verbalizzare i pensieri ci aiuta a mettere ordine nel caos mentale, a focalizzare l’attenzione e a migliorare le nostre prestazioni.
A conferma di ciò, uno studio condotto dai ricercatori Gary Lupyan e Daniel Swingley, pubblicato sul prestigioso Quarterly Journal of Experimental Psychology, ha fornito una prova scientifica. Durante l’esperimento, ai volontari che pronunciavano ad alta voce il nome dell’oggetto che stavano cercando, bastava meno tempo per trovarlo. Il professor Lupyan spiega che “dire ciò che si guarda attiva nel cervello le informazioni visive, rendendo l’identificazione più rapida”. In pratica, le parole funzionano come un comando diretto per i nostri occhi.
Un dialogo che organizza, impara e rassicura
Se ci pensiamo bene, i bambini sono maestri in questa tecnica. Quando imparano a compiere un’azione complessa, come allacciarsi le scarpe o seguire le regole di un gioco, è naturalissimo sentirli ripetere ogni passaggio ad alta voce. Questo non è un segno di confusione, ma una strategia innata per guidare le proprie azioni, migliorare la coordinazione e, di fatto, consolidare l’apprendimento.
Questa abitudine non svanisce con l’età, ma si trasforma in un sofisticato strumento di auto-aiuto. Come sostiene la psicoterapeuta Anne Wilson, tutti abbiamo bisogno di confrontarci con qualcuno che ci capisca a fondo e sia sempre dalla nostra parte. E chi meglio di noi stessi? Parlare da soli offre benefici tangibili:
- Migliora la memoria: Verbalizzare un’informazione aiuta a fissarla meglio nella mente.
- Organizza il pensiero: Spiegare un problema a sé stessi costringe a strutturare le idee in modo più chiaro e logico.
- Facilita il problem-solving: “Ascoltare” i propri pensieri permette di analizzare una situazione da diverse angolazioni, quasi come se stessimo ricevendo un consiglio.
In conclusione: continua a parlare con te stesso
Lungi dall’essere un’abitudine bizzarra, parlare da soli è una sana forma di “socializzazione interna” che porta chiarezza, motivazione e benessere. Quindi, la prossima volta che ti sorprenderai a conversare con te stesso, ricorda: non sei strano, stai solo facendo lavorare il tuo cervello in modalità turbo.
Se vuoi approfondire l’argomento, ti invitiamo a esplorare fonti autorevoli che trattano il tema della cognizione e del linguaggio.
- Per approfondire lo studio citato: Quarterly Journal of Experimental Psychology (Taylor & Francis Online)
- Un portale di psicologia affidabile: State of Mind – Il giornale delle scienze psicologiche
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!