Svegliarsi nel cuore della notte è un’esperienza frustrante e più comune di quanto si pensi. Se anche tu ti ritrovi a fissare il soffitto con la mente in subbuglio, sappi che non sei solo. Capire perché il sonno si interrompe è il primo passo per riconquistare il benessere e l’energia di cui hai bisogno.

Le cause nascoste del sonno interrotto
Il nostro sonno non è una linea continua, ma un susseguirsi di cicli. Brevi e quasi impercettibili risvegli notturni sono del tutto normali. Il problema sorge quando questi momenti di veglia si allungano e riaddormentarsi diventa una vera e propria lotta. Ma quali sono i colpevoli?
Spesso, i principali responsabili sono lo stress e l’ansia, che trasformano il silenzio della notte in un’arena per le nostre preoccupazioni. Non è solo la mente, però, a tenerci svegli. Anche il corpo ha le sue esigenze. Abitudini come consumare pasti abbondanti o cibi molto conditi poco prima di coricarsi possono scatenare reflusso e disturbi che rendono difficile un riposo profondo.
A questo si aggiunge lo stile di vita moderno: l’uso prolungato di smartphone e tablet prima di dormire è un vero e proprio sabotatore del sonno. La luce blu emessa da questi schermi, infatti, inibisce la produzione di melatonina, l’ormone fondamentale che dice al nostro corpo quando è ora di riposare.
Sonno e salute: un legame da non sottovalutare
Un riposo notturno costantemente frammentato lascia il segno. Il giorno dopo ci si sente irritabili, si fatica a concentrarsi e una stanchezza cronica prende il sopravvento, accompagnata da quella fastidiosa sensazione di “nebbia mentale”. Ma le conseguenze vanno ben oltre il semplice malessere quotidiano.
La scienza ci avverte che un sonno di scarsa qualità è un serio fattore di rischio per la salute. Un vasto studio che ha analizzato i dati di quasi 88.500 adulti, pubblicato sulla rivista Health Data Science, ha evidenziato una preoccupante associazione tra un cattivo riposo e il potenziale sviluppo di ben 172 diversi problemi di salute.
Questo ci dimostra che dormire male non è un semplice fastidio, ma una questione che merita attenzione. Esiste inoltre una relazione profonda tra sonno e salute mentale. Secondo i dati della Johns Hopkins Medicine, le persone che soffrono di insonnia hanno un rischio dieci volte maggiore di sviluppare depressione. Allo stesso modo, circa il 75% delle persone con depressione riporta difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.
Quando è il momento di agire?
Se i risvegli notturni diventano la regola e non più l’eccezione, è il segnale che è arrivato il momento di consultare un medico. Un professionista può aiutarti a identificare le cause specifiche del disturbo – che siano fisiche, psicologiche o legate alle tue abitudini – e a definire un percorso per ritrovare finalmente il riposo ristoratore di cui mente e corpo hanno disperatamente bisogno.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!