I volti della paura sono diversi, secondo alcuni studi scientifici si dividono in gruppi e sono paure psicologiche molto diffuse.

Nello studio delle paure queste ultime sono state classificate in gruppi. Il primo gruppo, le paure normali o istintive, sono associate al pericolo immediato per l’esistenza.
Il secondo gruppo, le paure associate all’ambiente sociale.
E terzo e più controverso gruppo: le paure esistenziali associate al mondo interiore e individuale con la capacità di vivere non solo per il presente e il passato ma predire il futuro. Le paure esistenziali sono radicate, derivano dal passato, si verificano nel presente e sono dirette nel futuro.
Le paure esistenziali sono le più complesse e profonde: la paura della morte, della reclusione, dell’isolamento e dell’insensatezza.
Una persona molto credente, sperimenta più facilmente paure esistenziali, perché crede nella protezione e nell’assistenza del suo Dio.
Per realizzare l’essenza della morte iniziamo nell’infanzia con 7-8 anni di età, di solito confrontati direttamente con la morte dei propri cari.
Gli studi hanno dimostrato che i pazienti con nevrosi spesso hanno perso i genitori in tenera età, rispetto alle persone sane.
La paura successiva si riferisce al problema dell’equilibrio tra libertà e responsabilità o alla libertà di scelta e di determinazione con una decisione.
La paura fa cercare il punto di equilibrio tra i propri desideri e la responsabilità verso gli altri, e trovarlo senza principi morali formati non è facile.
Il ruolo della paura dell’isolamento aumenta con lo sviluppo dell’informatizzazione e la sostituzione della comunicazione in tempo reale su Internet, un surrogato.
Ma il bisogno umano di appartenere ad un gruppo, così come la necessità nei rapporti interpersonali, non soddisfano i mezzi tecnici. La causa della paura della solitudine è la mancanza di fiducia, il fallimento stesso come individualità unica e luminosa e, di conseguenza, l’eccessiva dipendenza dalle opinioni degli altri.
La paura dell’insensatezza della vita è particolarmente pericolosa. Quando esacerba altre difficoltà della vita, porta alla depressione e al suicidio.
Per chi subisce la paura dell’inesattezza della vita è difficile capire e accettare che devi partecipare attivamente alla vita, le gioie e le difficoltà devono trovare il loro significato unico, vedere il positivo in ogni situazione ed essere felici di ciò che si ha.
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