Esperti nutrizionisti affermano che adottare un regime alimentare che preveda fino a 10 pasti giornalieri potrebbe rappresentare una strategia più efficace per migliorare la salute, rispetto al tradizionale modello di tre pasti principali.
Tale approccio si rivela particolarmente vantaggioso per chi soffre di disturbi gastrointestinali, quali acidità di stomaco, gastroparesi e gonfiori. Secondo alcuni esperti, frazionare l’assunzione di cibo in pasti più piccoli e frequenti può alleviare questi disagi, poiché lo stomaco è chiamato a processare quantità minori di cibo per volta.
Inoltre, coloro che puntano alla perdita di peso potrebbero beneficiare di un aumento del numero di pasti giornalieri, a condizione che si presti attenzione alle calorie ingerite e alla grandezza delle porzioni.
I nutrizionisti sottolineano l’importanza di distribuire l’apporto calorico giornaliero in base al numero di pasti, esemplificando che per un fabbisogno di 1800 calorie al giorno, suddiviso in sei pasti, ogni pasto dovrebbe apportare circa 300 calorie.
È fondamentale, tuttavia, non trascurare la qualità nutrizionale del cibo, evitando di ricorrere eccessivamente a snack ultra-processati e poveri di nutrienti essenziali.
Sebbene l’incremento della frequenza dei pasti possa avere i suoi vantaggi, anche mantenere il classico schema dei tre pasti al giorno può essere efficace, specialmente per stimolare il metabolismo, che svolge un ruolo chiave nella conversione del cibo in energia e nella regolazione della fame.
Nonostante ciò, un rapporto del NIH del 2019 suggerisce che esiste un legame tra il numero di pasti consumati e il rischio di sviluppare determinate malattie, evidenziando come un’assunzione superiore a sei pasti al giorno possa incrementare il rischio di malattie rispetto a chi si limita a uno o due pasti.
In conclusione, sebbene le ricerche non forniscano indicazioni univoche riguardo il collegamento tra frequenza dei pasti e salute, è chiaro che entrambi gli approcci possono apportare benefici, a seconda delle esigenze individuali e del rispetto delle linee guida nutrizionali.
