Esprimere interesse romantico attraverso un “Mi piace” su una storia di Instagram o rispondendo ai messaggi privati è diventato comune nell’era digitale, ma paradossalmente, la tecnologia potrebbe aver reso più difficile per i single ottenere appuntamenti.

La Generazione Z, in particolare, sembra avere difficoltà a padroneggiare l’arte del flirt nell’era dei social media e delle app di incontri. “Penso che il flirt stia morendo“, ha dichiarato Nikki Sanjongco, 24 anni, di Los Angeles, in un’intervista a NBC News. “Se qualcuno ti trova attraente, oggi ti chiede il tuo Instagram e poi ti invia un messaggio privato o interagisce con le tue storie per mostrarti interesse“.
Lo stato attuale degli appuntamenti è percepito come estenuante, con molte donne che lamentano le difficoltà nel trovare un partner online. Si lamentano del fatto che molti uomini non sanno comunicare bene tramite messaggi e utilizzano frasi di rimorchio imbarazzanti. Un articolo del Times del 2022 ha sottolineato alcuni dei peggiori tentativi di flirt online, come la frase: “L’unica cosa di cui voglio spogliarti è la tua mente, così potrei accarezzare ogni tuo pensiero e fare l’amore con le tue emozioni e percezioni“.
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La situazione è così ridicola che ci sono intere pagine Instagram dedicate a condividere i tentativi più patetici di flirtare via messaggio. Benjamin Camras, un “flirt coach”, ha descritto questo fenomeno come un “rapporto di amore-odio” con le app di incontri: le persone vorrebbero eliminarle, ma sentono anche di doverle utilizzare. “In che altro modo potrei incontrare persone?” ha detto Camras, 38 anni. Ha aggiunto che flirtare dovrebbe essere divertente, non spaventoso, e che le app di incontri, pur permettendo ai single di mostrare il meglio di sé, spesso non rappresentano la realtà, portando a disconnessioni quando ci si incontra di persona.
Gli Zoomer, inoltre, hanno sviluppato una forte ansia sociale nelle interazioni faccia a faccia, che si estende anche agli appuntamenti. Alcuni hanno persino paura di fare telefonate, rendendo il flirt nella vita reale particolarmente intimidatorio. Ricevere un “mi piace” o un match su un’app di incontri dimostra un interesse reciproco, ma nella vita reale non c’è la stessa certezza, ha detto Sanjongco, ricordando una volta in cui non si era resa conto che l’interesse era reciproco finché il ragazzo non le ha chiesto il suo Instagram. “La nostra generazione è stata così tanto online che parlare con le persone può essere spaventoso“, ha aggiunto Maxine Williams, fondatrice di We Met IRL, un’organizzazione di eventi per single.
Williams attribuisce in parte alla pandemia la mancanza di abilità relazionali della Gen Z. Durante quel periodo, molti giovani hanno dovuto seguire lezioni su Zoom, perdendo opportunità di interazione personale. Nonostante ciò, Williams osserva che sempre più giovani stanno cercando di uscire dalla loro zona di comfort e agli eventi che organizza sembrano “più aperti a partecipare da soli”. “Non te ne libererai finché non continuerai a farlo”, ha detto. “Più lo fai, meno è spaventoso”.
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