Perché il Kilt si indossa senza biancheria?

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Quando si pensa alla Scozia si pensa al cardo, che è proprio il simbolo nazionale, al patrono Sant’Andrea e ai tantissimi castelli disseminati ovunque, ma anche e soprattutto al Kilt ovviamente, con il corollario di cornamusa e borsellino, purché realizzato in tartan.

Inventato, nella sua versione moderna, da Thomas Rawlinson, un imprenditore della Germania, quacchero inglese del ‘700, è un indumento maschile che consiste in un pezzo di stoffa arrotolato intorno alla vita, simile ad una gonna femminile, ed allacciato.

Del kilt è famosa la fantasia e la stoffa con cui è confezionato, ma soprattutto la credenza che vada indossato senza biancheria intima. È vero?

Ebbene sì: anche se ormai quasi nessuno lo indossa senza biancheria, tradizionalmente era proprio così.

Più nello specifico, l’usanza maschile di non indossare mutande sotto il kilt ha origini militari.

Nell’antichità, infatti, sollevare il gonnellino faceva parte del rituale per impressionare il nemico, mostrando la propria “potenza”.

Questa motivazione però non è universalmente riconosciuta, ed infatti per alcuni il kilt viene portato senza mutande per motivi igienici, mentre per altri invece viene indossato in questo modo poiché è stato inventato, nella sua primordiale versione, prima delle mutande stesse.

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