Pizza, se ne consuma più in Usa che in Italia

VEB

Sono tanti i piatti tipici italiani famosi e consumati in tutto il mondo, ma ce ne sono ben pochi che possono contare sulla fama vantata dalla pizza, in ogni angolo del globo.

Dalla classica margherita alla pizza con l’ananas che fa inorridire i napoletani, la pizza è amata ovunque e da chiunque, grandi e piccini, ma se diamo per scontato che proprio noi italiani ne siamo i più grandi estimatori e consumatori ci sbagliamo, e di grosso.

È vero che in ogni nostra città ci sono tante pizzerie, e tantissimi di noi se la concedono almeno una volta a settimana, ma è oltreoceano che i consumi salgono alle stelle.

A certificarlo è uno studio dell’istituto transalpino “Giraconseil”, secondo cui gli statunitensi meritano il titolo di re dei mangioni con quasi 900 milioni di pizze sfornate.

Un americano, in un anno, mangia il quasi doppio della pizza (13 kg) consumata in media da un italiano (7,6 kg) e nel mondo la catena di pizzerie più diffusa è la statunitense Pizza Hut, con oltre 11mila punti vendita in 94 Paesi.

Certo, non è “l’originale”, col tradizionale impasto e i tradizionali ingredienti, ma ormai neppure in Italia esiste più la “vera” pizza, in tantissimi locali.

Secondo le stime di Coldiretti, una pizza su tre, tra quelle vendute in Italia, non è infatti veramente italiana e tantomeno è la vera pizza napoletana.

A quanto pare ormai quattro pizzaioli su dieci sono stranieri, in particolare 20 mila egiziani e oltre 10 mila marocchini e una pizza su tre è fatta con ingredienti provenienti dall’estero e diversi da quelli tradizionali, come le mozzarelle ottenute da latte congelato.

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