Il tempo è un concetto che viviamo giornalmente, eppure non possiamo concretamente affermare la sua esistenza. Il nostro quotidiano ci porta a lamentarci della sua carenza o a desiderare che passi più velocemente o più lentamente. Nella filosofia, il tempo e le idee connesse sono temi di grande fascino.
Dal punto di vista fisico, comprendere il tempo presenta difficoltà diverse. Usato in svariati contesti, il motivo per cui il tempo assuma una direzione specifica non è intuitivo in fisica.
Il tempo è inteso come il progresso degli eventi, che si muovono dal passato verso il futuro passando per il presente, rappresentando la quarta dimensione dell’universo. Questa si aggiunge alle tre dimensioni spaziali per formare il continuum spazio-temporale, un modello teorico che ci aiuta a interpretare la nostra esistenza fisica.
Albert Einstein, nel suo lavoro teorico, ha postulato che niente può superare la velocità della luce nel vuoto e ha integrato lo spazio e il tempo in un unico continuum spazio-temporale. Secondo questa visione, il tempo è percepito come un flusso unidirezionale, nonostante molte leggi fisiche siano indifferenti alla direzione del tempo.
Un’esplorazione in questa direzione è stata guidata dal secondo principio della termodinamica, che osserva come l’entropia in un sistema isolato, come il nostro universo, tenda sempre ad aumentare, permettendoci di differenziare il passato dal futuro.
Secondo la teoria della relatività di Einstein, la gravità non è solo una forza ma anche una deformazione dello spaziotempo causata dalla massa degli oggetti. Questo implica che il tempo non scorra uniformemente ovunque; per esempio, il tempo scorre più lentamente vicino a oggetti massicci a causa della gravità.
Inoltre, il tempo può essere percepito diversamente a seconda di dove ci si trova o della velocità con cui ci si muove. Due eventi che si verificano simultaneamente per un osservatore possono essere percepiti in momenti diversi da un altro. Di conseguenza, ciò che è presente per qualcuno può essere passato per un altro.
La questione dell’esistenza del passato e del futuro viene ulteriormente complicata dal concetto di “adesso” di Einstein, che suggerisce che la realtà del passato persiste, sebbene inaccessibile. Parallelamente, il fisico George Ellis ha discusso un modello in cui il presente è una frontiera in continua espansione, mantenendo il passato fisso e anticipando un futuro imminente.
