Ragno violino, uomo rischia amputazione per un suo morso

VEB

Già qualche giorno fa Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, aveva lanciato l’allarme: da qualche settimana sono aumentate esponenzialmente le segnalazioni per i morsi del ragno violino.

Il numero elevato di segnalazioni, secondo l’esperto, sarebbe dovuto al fatto che questo insetto è un amante del caldo e le temperature di questo periodo sono altissime da nord a sud.

Proprio in queste ore arriva l’ennesima segnalazione, che riguarda un uomo che ha addirittura rischiato di perdere un arto.

Tutto è partito da una scampagnata con la famiglia nel parco di San Rossore, alle porte di Pisa, all’inizio dell’estate. Un piccolo segno rosso sotto al ginocchio, forse la puntura di un insetto.

Nessuno può immaginare che quel prurito quasi impercettibile si trasformerà in un incubo nel giro di poche ore: a mordere Davide Mazzella, autotrasportatore livornese di 53 anni, è stato proprio il ragno violino.

Il veleno  si è diffuso nell’arto causando una grave infezione. «Dopo la gita a Pisa, ho cenato e dormito tranquillamente – racconta Mazzella – Il giorno dopo ho notato il puntino rosso e nel giro di poco la gamba e il piede si sono così gonfiati da non riuscire a infilare la scarpa».

L’uomo, assieme alla sua famiglia, hanno fatto fatica a comprendere cosa fosse successo.

«Non riuscivano a capire che cosa avessi; poi in dermatologia, con grandi lenti, gli specialisti hanno visto il morso e mi hanno spedito con urgenza al Centro anti-veleni di Milano», ha raccontato ancora l’uomo.

Lì, a Milano, i medici sono intervenuti subito, riuscendo a evitare l’amputazione dell’arto. «C’è voluto un mese e mezzo di antibiotici per guarire, ho avuto paura», ha chiosato l’uomo che ormai è definitivamente fuori pericolo ed in via di guarigione.

E quello dell’autotrasportatore toscano non è l’unico caso recente: come riferisce La Repubblica, un vigile di 59 anni è stato punto nel giardino di casa ed anche lui ha vissuto un mese e mezzo da incubo.

Occhi ben aperti, quindi: questo ragno, che gli esperti spiegano non sia particolarmente aggressivo, è in agguato tra il verde e pronto a mordere, nel caso si senta in pericolo.

Ricordiamo che il ragno violino, il cui nome scientifico è Loxosceles rufescens, è tra i ragni più velenosi. Viene nominato “violino” per la caratteristica macchia a forma di violino che ha sul corpo.

Il colore è marrone-giallastro e ha delle zampe lunghe. Le dimensioni del ragno possono essere di 7 millimetri per il maschio e 9 per la femmina.

Il veleno del ragno violino è estremamente velenoso, ancora più potente di quello di un serpente a sonagli. Ciò nonostante questo veleno causa meno danni di un morso di un serpente a sonagli a causa delle piccole quantità iniettate nelle sue vittime.

Quando si viene morsi, la pelle si arrossa e diventa molle, emergono piccole bollicine e nei casi più seri si avvia il processo necrotizzante dei tessuti, a causa della miscela di enzimi tossici che il ragno utilizza per ‘sciogliere’ le proprie prede dall’interno.

Le lesioni necrotiche possono essere piuttosto estese e richiedere la rimozione del tessuto morto o addirittura l’amputazione dell’arto colpito. Nei soggetti più sensibili, tra gli altri sintomi si segnalano brividi, febbre, dolori muscolari e una sensazione generale di malessere. Quando si viene morsi è importante quindi rivolgersi al più presto al supporto sanitario.

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