Rischio ictus maggiore per i lavoratori indefessi

VEB

In una società competitiva come la nostra, l’etica del lavoro è estremamente sentita, ed è per questo che per raggiungere i propri traguardi professionali in molti sono disposti a lavorare anche per molte ore di seguito, senza rispettare i propri ritmi fisiologici, rinunciando persino a mangiare e dormire adeguatamente.

M bisogna stare molto attenti a quanto si lavora: l’eccessiva stanchezza provocata dal troppo lavoro potrebbe aumentare considerevolmente anche il rischio di malattie cardiovascolari, ed in particolare di ictus.

Secondo una ricerca britannica pubblicata su “Lancet”, infatti, accumulare ore alla scrivania può avere un impatto dannoso sulla salute: basta lavorare un’ora più del dovuto ogni giorno per veder salire del 10% il rischio di incappare in un ictus nei successivi otto anni e mezzo.

Naturalmente il pericolo si impenna per gli stakanovisti: lavorare 55 ore o più a settimana porta il pericolo ad aumentare di un terzo. Inoltre chi passa più tempo a lavorare è anche più incline a sviluppare una cardiopatia.

Gli studiosi hanno esaminato 25 studi su oltre 600 mila persone in Europa, Usa e Australia, seguite in media per 8,5 anni. L’aumento del rischio per i super-lavoratori è stato confermato, anche tenendo conto di fattori come fumo, consumo di alcolici e poca attività fisica.

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