Il rapporto con la propria banca passa per lo smartphone

VEB 1

Prendersi qualche ora di permesso per poter andare allo sportello della propria banca di fiducia, fare la fila per poter parlare con un operatore o anche dinanzi al bancomat per poter sapere il proprio saldo o prelevare: oramai sono azioni sempre più obsolete, che la maggior parte degli italiani preferisce evitare.

Come? Semplicemente usando il proprio smartphone: il rapporto con il proprio istituto di credito negli ultimi anni passa sempre di più attraverso la rete e i servizi offerti online.

Secondo il rapporto messo a punto da Abi Lab, il campione di banche, rappresentativo di circa il 50% del mondo bancario, ha evidenziato una crescita annua dell’82% dei clienti che accedono alla banca ‘in mobilità’, tramite smartphone e tablet. La spinta innovativa arriva dalle applicazioni (App). Nel 2014 sono state scaricate in media circa 8.800 App al giorno, il 17% in più del 2013.

Il 43% degli utenti di mobile banking da smartphone utilizza anche un’App complementare a quella tradizionale per fare banca. Le App “alternative” utilizzate sono quelle dedicate ai pagamenti (nel 55% dei casi), alla gestione della finanza personale (50% dei casi per gli smartphone e 52% per i tablet), all’assistenza clienti (32 e 38%) e all’operatività sui mercati (entrambi al 24%).

One thought on “Il rapporto con la propria banca passa per lo smartphone

  1. E’ dal 2007 che con la sim Postemobile collegandola al conto Bancoposta si possono avere funzioni dispositive sul proprio conto dal cellulare , la Poste italiane sono state le prime in Europa e le seconde al mondo, dopo il Giappone , a proporre questo servizio alla propria clientela. allora non esistevano ancora gli smartphone ma era già possibile.

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