Ritrovato il sito dove Gesù guarì un cieco

VEB

Un recente progetto archeologico in Gerusalemme ha svelato parti inedite di un sito storico menzionato nel Nuovo Testamento, dove si narra che Gesù abbia guarito un uomo cieco.

Ritrovato il sito dove Gesu guari un cieco
Foto@Pixabay

La notizia è stata diffusa dall’Autorità Israeliana per le Antichità, l’Autorità Israeliana per i Parchi Nazionali e la Fondazione Città di David, che hanno reso noto che la leggendaria Piscina di Siloe sarà resa accessibile al pubblico per la prima volta in due millenni. La piscina è un sito di enorme importanza sia per la comunità cristiana che per quella ebraica.

Negli ultimi tempi, le indagini archeologiche hanno consentito di scoprire circa otto gradini che conducono alla Piscina, rimasti nascosti per oltre duemila anni, un ritrovamento che riporta direttamente al periodo in cui, secondo la tradizione cristiana, Gesù visse in quella regione.

Ze’ev Orenstein, direttore degli affari internazionali della Fondazione Città di David, ha sottolineato l’importanza della scoperta non solo dal punto di vista della fede, ma anche come conferma storica dell’antico legame tra ebrei e cristiani con Gerusalemme. Orenstein ha continuato descrivendo l’area che circonda la Città di David come “il mezzo miglio più significativo sulla terra del pianeta”, una terra che incarna un’eredità condivisa da miliardi di persone nel mondo.

L’originaria Piscina di Siloe venne realizzata circa 2700 anni fa, sotto il regno del re Ezechia, diventando un elemento centrale del sistema idrico della Gerusalemme dell’VIII secolo a.C. Le varie fasi di costruzione e ampliamento l’hanno portata a occupare un’area di circa 1,25 acri, come riportato sia dalle agenzie israeliane che dalla Fondazione Città di David.

La piscina è menzionata anche nel Vangelo di Giovanni, dove viene narrato il miracolo compiuto da Gesù, che restituì la vista a un uomo nato cieco.

Attualmente, solo una piccola parte del sito è aperta al pubblico, ma gli esperti stanno lavorando per rendere accessibile l’intera area, a seguito di un’operazione di scavo che potrebbe rivelarsi frammentata o condotta fino alla totale messa in luce del sito.

La piscina venne scoperta fortuitamente nel 2004 durante dei lavori infrastrutturali. Questo ha spinto l’Autorità Israeliana per le Antichità a iniziare una ricerca approfondita, durante la quale sono stati identificati il perimetro settentrionale e una parte del perimetro orientale della piscina.

In un contesto in cui, secondo Orenstein, il patrimonio biblico di Gerusalemme è “sotto attacco”, questo nuovo sviluppo potrebbe presto permettere ai visitatori di toccare con mano la storia, camminando sulle stesse pietre calpestate dai loro antenati millenni fa.

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