Rocco Siffredi parla dopo lo scandalo del suo nudo in Francia

VEB

Se il porno è sempre stato un genere di nicchia dove sovente i suoi protagonisti, tranne qualche caso sporadico, hanno preferito condurre la propria vita privata lontana dai riflettori, Rocco Siffredi ha capito che tutta la sua vita può essere considerata un business, e ha quindi tutta l’intenzione di guadagnarci il più possibile.

Maestro di seduzione, oltre che pornodivo tra i più celebri del mondo, protagonista di un reality con tutta la sua famiglia, padre di un ragazzo 15 enne che da grande vuole fare il gigolò, Rocco qualche giorno fa si è mostrato nudo sulla copertina di un giornale francese, provocando un’ondata di proteste, che oggi lui interpreta a modo suo.

Dopo la querelle in Francia quando l’allegato del quotidiano Le Monde ha usato come copertina una foto con il pene in bella vista, il pornodivo si racconta al settimanale Grazia: “Mi ero meravigliato che l’allegato di un quotidiano così illustre mi chiedesse di posare nudo e ho pensato: ‘Il mondo è cambiato’. Mi sbagliavo: il pene è l’ultimo tabù. Il nudo femminile, invece, è sdoganato. Forse troppo”.

L’organo maschile richiama l’idea del sesso e dell’animalità che è in ognuno di noi. Continua a imbarazzarci molto, ci mette a disagio, ma proprio per questo lo cerchiamo, lo desideriamo“, spiega al magazine.

Tabù destinato a cadere? “Chissà, fra 30-40 anni. Ma non me lo auguro: quando il nudo maschile verrà dato per scontato, ne risentirà anche la sessualità. Il fallo diventerà solo l’appendice di un corpo, perdendo la sua carica erotica”.

Più pacata invece la reazione dei familiari, ovvero moglie e figli: “Mia moglie Rosa ha sorriso. È una donna libera, lo è sempre stata: se le piace un ragazzo, vorrebbe vederlo nudo, non si scandalizza certo per un organo maschile senza veli. I miei figli, invece, hanno criticato la mia forma fisica: “Papà, la prossima volta elimina un po’ la pancia”.

Next Post

Do ut do 2016, casa virtuale al Madre e a Caserta

Alessandro Mendini ha disegnato la casa del Do ut do 2016, con stanze realizzate da architetti prestigiosi. La casa è visitabile sul web, presso postazioni con visori 3d in modalità immersiva nei musei e nelle sedi espositive che aderiscono al progetto: Reggia di Caserta, Madre, Maxxi, Mart, Mambo, Mast. Grazie […]
Do ut do 2016 casa virtuale al Madre e a Caserta