Alessandro Mendini ha disegnato la casa del Do ut do 2016, con stanze realizzate da architetti prestigiosi. La casa è visitabile sul web, presso postazioni con visori 3d in modalità immersiva nei musei e nelle sedi espositive che aderiscono al progetto: Reggia di Caserta, Madre, Maxxi, Mart, Mambo, Mast.
Grazie alla società Vitruvio VR saranno navigabili le 12 stanze.
Sarà navigabile anche il giardino e l’atrio nella parte anteriore della villa. A breve anche un modello bidimensionale sul sito doutdo.it grazie al quale si potranno ammirare le opere d’arte contemporanea. Alcuni artisti hanno donato le proprie opere. Alcuni pezzi unici saranno donati ai vincitori che avranno fatto una donazione alla Fondazione Hospice Seràgnoli onlus.
Ecco un esempio di quello che si può vedere in 3D al Madre, museo sito in Via Settembrini 79, Napoli.
Installazione blackbox e navigazione virtual 3D (date e orari da definire)
Già nel 2012 l’iniziativa del do ut do ha avuto un’ottima accoglienza, ed ecco che quest’anno è stata riproposta. Nel 2012 l’iniziativa benefica fu condivisa anche a livello internazionale, da artisti del calibro di Yoko Ono.
Il padrino dell’iniziativa è l’attore Dario Fo. Il progetto benefico è stato presentato il 31 gennaio in anteprima a Bologna. Il 14 aprile a Venezia e poi a Milano.
E adesso le installazioni saranno disponibili presso il Madre a Napoli, La Reggia di Caserta, al Maxxi di Roma dal 20 al 25 settembre, al Mart di Rovereto dal 3 al 10 ottobre , al Mambo dal 10 al 15 novembre, ma presso la Pinacoteca Nazionale e all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, saranno esposte tutte le opere.
Al Mast, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia saranno estratti i vincitori ed assegnatari delle opere.