Scienza rivela: Le donne stanno diventando minoranza rispetto agli uomini

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Un tempo si diceva che per ogni uomo ci sono sette donne, oggi ricercatori degli Stati Uniti, dell’Arabia Saudita e di Singapore hanno condotto uno studio che ha mostrato un pregiudizio significativo nella popolazione nei confronti degli uomini. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista scientifica BMJ Global Health.

Un team internazionale di ricercatori ha esaminato 3 miliardi di atti di nascita dal 1970 al 2020 e, utilizzando simulazioni al computer, ha scoperto che il mondo dovrà affrontare una catastrofica carenza di donne nei prossimi decenni.

Le donne stanno diventando minoranza rispetto agli uomini

Così, per esempio, entro il 2030 il deficit di donne sarà di quasi 5 milioni, ed entro il 2100 la carenza sarà di oltre 20 milioni. Il colpo demografico più grande sarà avvertito dai paesi dell’Asia, del sud-est asiatico, dell’Africa e del sud-est europeo. Queste sono le regioni dove le famiglie vorrebbero di più dare alla luce dei maschi.

Secondo il ricercatore Fengqing Chao, il conseguente eccesso di offerta di uomini colpirà un terzo della popolazione mondiale. L’esperto avverte inoltre che una carenza di donne potrebbe innescare una massiccia migrazione e, in ultima analisi, portare a un’ondata di violenza nella società.

Vale la pena notare che i risultati di questo studio sono congetturali, quindi gli scienziati ammettono che in realtà non è ancora possibile fare una previsione accurata.

Secondo il team di ricerca, la ragione principale della futura crisi demografica è la scelta prenatale. Il fatto è che un gran numero di famiglie è interessato alla nascita di ragazzi, per i quali usano vari metodi per concepire un bambino del sesso desiderato. Ci sono casi in cui i genitori che rimangono incinte con le ragazze vanno in azioni radicali: hanno aborti.

Molti ricercatori sottolineano che, nonostante le fluttuazioni della fertilità, è più probabile incontrare donne anziane per strada rispetto agli uomini più anziani. I sociologi spiegano questo fenomeno in un modo molto più semplice: il tasso di mortalità tra i giovani è notevolmente più alto che tra le ragazze della stessa età e l’aspettativa di vita complessiva per gli uomini è inferiore.

C’è un’affermazione popolare tra la gente che i maschi sarebbero nati più spesso durante i conflitti militari e le femmine, in tempo di pace. Tuttavia, alcuni sociologi guardano a questa opinione in modo leggermente diverso, spiegando che la preponderanza verso gli uomini comporta cambiamenti significativi nella società e verso le donne, al contrario, porta una certa stabilità.

fonte@Esoreiter

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