Scienziati rivelano: Prossimi due anni il caldo sarà indescrivibile

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I prossimi due anni saranno i più afosi della storia, secondo quanto rivelato dai climatologi del Centro idrometeorologico russo.

Scienziati rivelano Prossimi due anni il caldo sara indescrivibile
foto@Pixabay

La causa del caldo imminente è ben nota agli scienziati: il fenomeno El Niño. Tale fenomeno, insieme alla sua controparte La Niña, sono i principali motori del sistema climatico terrestre, come spiega il portale esoreiter.ru.

El Niño e La Niña sono fluttuazioni di temperatura anormali sulla superficie dell’oceano. Quando La Niña si attiva, l’acqua nelle zone equatoriali dell’oceano si raffredda, quando arriva il momento di El Niño, l’acqua si riscalda.

Con tutte le conseguenze che ne derivano per il clima del pianeta. L’ultima volta che El Niño ha imperversato nel 2016, ci siamo trovati di fronte ad uno degli anni più caldi nella storia delle osservazioni meteorologiche. La Niña lo ha sostituito per diversi anni di fila, e ora sarà il turno della sua fase opposta.

È probabile che El Niño si manifesti nella seconda metà dell’anno, tra agosto e ottobre. Il fenomeno naturale si “accenderà” gradualmente, il che porterà a un inverno caldo senza precedenti e a un’estate calda da record nel 2024. Questa è la previsione degli scienziati britannici.

Vladimir Semenov, vicedirettore dell’Istituto di fisica dell’atmosfera dell’Accademia delle scienze russa, accademico ha spiegato:

Ora non avrei fretta con previsioni così inequivocabili pubblicate dagli inglesi. In effetti, La Nina sta finendo, ma non è affatto necessario che El Nino cominci subito. Ci sono lunghe fasi neutre tra di loro. La situazione dovrebbe chiarirsi in primavera“.

In generale, si dovrebbe essere estremamente attenti alle previsioni. Oggi la scienza è in grado di prevedere il tempo con un’alta probabilità per una settimana e con una probabilità media per un mese.

Date le tendenze già evidenti, è possibile prevedere il clima in modo abbastanza accurato per i prossimi 15-20 anni. Ma i prossimi 1-5 anni sono i più difficili da prevedere. Qui la probabilità di errori è molto alta. L’esperienza mostra che spesso le previsioni non si avverano.

Per quanto riguarda l’influenza diretta di El Niño sul clima, i paesi situati più vicini alle zone equatoriali ne risentono maggiormente, ma in Europa l’effetto non è così pronunciato. Pertanto, non farei previsioni catastrofiche per questi territori. La possibilità di errore è piuttosto alta” ha spiegato il climatologo.

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