Un team internazionale di scienziati da Marocco, Germania e Egitto ha svelato dettagli straordinari riguardo un enigma del deserto libico.
Mediante tecnologie all’avanguardia, è emerso che il ciondolo di Tutankhamon, realizzato con un peculiare “vetro giallo“, deriva dall’impatto di un meteorite sulla Terra.
Questo materiale unico, utilizzato nell’antico gioiello del faraone, rappresenta un fenomeno naturale raro che si è verificato milioni di anni fa.
Gli scienziati sono affascinati dall’origine di questo materiale enigmatico. Hanno determinato che il vetro è vecchio di oltre 28 milioni di anni e contiene quarzo circondato da un minerale argilloso.
Recenti ricerche hanno rivelato la presenza di ossido di zirconio e una struttura atomica densamente ordinata nel “vetro giallo“.
Questi ritrovamenti suggeriscono che il vetro si è formato a temperature estremamente elevate, oltre i 2,200 gradi Celsius, e pressioni immense, circa 12,000 atmosfere.
Nonostante ciò, l’esatta genesi del “vetro giallo” rimane un mistero. Si ipotizza che sia frutto dell’impatto di un meteorite, anche se non si esclude una possibile origine dovuta ad un’esplosione nucleare, benché questa teoria sia meno convincente.
Sorprendentemente, non ci sono crateri meteoritici nel deserto libico, e quelli esistenti si trovano lontano dalla zona di ritrovamento.
Questa scoperta apre nuove prospettive sulla misteriosa origine del “vetro giallo” del deserto libico e getta luce sugli straordinari fenomeni naturali avvenuti sulla Terra milioni di anni fa.