Se odori una persona puoi capire il suo stato di salute

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Da secoli, l’abilità di riconoscere malattie attraverso l’odore emesso dal corpo umano è stata una competenza medica riconosciuta, un approccio che la scienza moderna ha validato rivelando basi concrete per questa pratica.

Se odori una persona puoi capire il suo stato di salute
Foto@Pixabay

Il nostro organismo emette continuamente centinaia di composti chimici che possono rivelare lo stato della nostra salute. La diagnosi di determinate patologie attraverso l’analisi dell’odore dell’alito, ad esempio, risale all’antica Grecia, dove veniva utilizzata per identificare malattie come l’insufficienza epatica e il diabete. Le ricerche attuali hanno confermato che diverse condizioni sanitarie, incluse infezioni, possono alterare significativamente l’odore del respiro.

Nel 1971, Linus Pauling, vincitore del premio Nobel per la chimica, identificò quasi 250 composti organici volatili (COV) nell’aria espirata, segnando l’inizio di una serie di scoperte che hanno portato alla rivelazione di centinaia di altri COV nel nostro respiro. Questi composti, inclusi quelli inodori, possono offrire preziose informazioni sul benessere di un individuo.

Una scoperta particolarmente intrigante riguarda il legame tra le modifiche nel senso dell’olfatto e l’insorgenza della malattia di Parkinson. Joy Milner, un medico in pensione, osservò variazioni nell’odore di suo marito anni prima che gli venisse diagnosticata la patologia. Questa osservazione ha incentivato la ricerca focalizzata sull’identificazione dell’odore specifico legato a tale malattia neurologica.

I cani, grazie al loro olfatto estremamente sviluppato, sono capaci di riconoscere una vasta gamma di malattie. Tuttavia, la tecnologia, inclusa la spettrometria di massa, permette di rilevare variazioni ancora più minute nei COV, ampliando la nostra capacità di identificare le malattie.

È stato inoltre scoperto che i COV non sono emessi soltanto attraverso il respiro, ma anche attraverso la pelle, l’urina e le feci. Questi composti possono rivelare dettagli significativi riguardo l’attività batterica nel microbioma e le condizioni generali di salute. Per esempio, ricerche hanno dimostrato che è possibile distinguere il genere di un individuo e stimare la sua età analizzando i COV presenti sulla pelle.

Questi risultati aprono la strada a un campo di ricerca ancora inesplorato, con molte conoscenze da scoprire sull’interazione tra COV, microbioma intestinale e salute umana in generale.

Interessante è il fatto che i COV trovano applicazione anche nel mondo naturale, fungendo da mezzi di comunicazione tra piante, insetti e animali. Le piante, ad esempio, emettono COV per interagire con altri organismi, inclusi quelli che le impollinano, gli erbivori e i loro predatori.

L’indagine sui COV e gli odori corporei apre prospettive promettenti per il futuro della diagnostica medica, potenzialmente permettendo la rilevazione precoce di malattie attraverso semplici test respiratori o l’analisi dei COV sulla pelle, facilitando diagnosi più rapide e trattamenti più mirati per una vasta gamma di patologie.

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