Si tratta di un gesto quotidiano che però può essere utile anche a gestire i nostri dolori, stiamo parlando di una semplice stretta di mano o il tenersi per mano, come detto un gesto semplice, spesso quotidiano, che può aiutarci in modo del tutto naturale a gestire i dolori, lo ha scoperto l’Università del Colorado ed un team di ricercatori, ma vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando:
Tenersi per mano riduce il dolore? Secondo uno studio dell’Università del Colorado, è proprio così.
Fra i gesti affettuosi più in voga c’è sicuramente il tenersi per mano. E’ uno scambio fisico, quasi chimico di sensazioni, e un modo per darsi maggiore sicurezza.
Il gesto non ha solo il risvolto romantico, che pure esiste; coinvolge due o più persone verso una certa direzione, un certo obiettivo.
Come quando i componenti di una squadra sportiva si tengono per mano ascoltando l’inno della propria nazione, riconoscendo fra loro solidità e solidarietà, andando incontro a un obiettivo comune, che è quello della vittoria.
Anche l’andare insieme sotto braccio è un gesto di comunanza, di amicizia, di affetto, di solidarietà; anzi, per alcuni versi simbolicamente rappresenta un allacciamento ancor più ferreo fra persone.
Come nel celeberrimo quadro del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, in cui la marcia è suggellata da questa sorta di concatenamento ferreo, inscindibile, che sta a dire: siamo saldissimi, tutti uniti, siamo d’accordo, marciamo verso un’unica direzione.
Così che se fate del male a uno di noi, lo fate a tutti; e, viceversa, se fate del bene a uno solo, lo fate a tutti.
Ma indubbiamente manca il contatto di pelle, quello chimico, quello della sensibilità.
Perciò tenersi per mano, da un punto di vista fisiologico, oltre che affettivo, è qualcosa di più.
Tuttavia non sapevamo che tenersi per mano facesse bene pure alla salute.
In base a una recente ricerca, questo gesto addirittura contribuirebbe in maniera importante a diminuire il dolore.
Al posto delle medicine, potremmo iniziare con questa terapia che, assicurano, è molto efficace.
Lo studio è stato compiuto dall’Università del Colorado, ed è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Scientific Reports.
La ricerca ha riguardato ben 22 copie di età compresa fra i 23 e i 32 anni.
Nel corso dei test, alla donna è stato fato provare un dolore al braccio, sia mentre era tenuta per mano dal compagno, sia mentre il partner non aveva la possibilità di toccarla.
I risultati dei test hanno mostrato inequivocabilmente come il dolore provato fosse meno intenso quando la coppia si teneva per mano.
Lo scienziato Pavel Goldstein, ricercatore presso il Cognitive and Affective Neuroscience Laboratory of Boulder, in merito ha osservato: “Quanto più è empatico il partner, più forte è l’effetto analgesico e maggiore la sincronizzazione”.
Si tratterebbe in sostanza di un fenomeno naturale, presente non solo nell’essere umano, ma in diverse altre specie animali.