Si cercano volontari per sperimentare Neuralink di Elon Musk

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L’azienda di Elon Musk, Neuralink, sta cercando volontari per partecipare a una sperimentazione rivoluzionaria che vedrà l’utilizzo di impianti cerebrali con l’obiettivo di aiutare individui paralizzati a riacquistare il controllo del proprio corpo.

Si cercano volontari per sperimentare Neuralink di Elon Musk
Foto@Pixabay

Attraverso un’interfaccia cervello-computer (BCI), i partecipanti avranno la possibilità di operare un computer o una tastiera semplicemente mediante l’utilizzo del pensiero.

La società con base in California ha delineato piani ambiziosi per questa sperimentazione, annunciando di essere nel processo di reclutamento di partecipanti che soffrono di paralisi dovuta a lesioni del midollo spinale cervicale o di sclerosi laterale amiotrofica. Il progetto prevede l’uso di un impianto cerebrale unico, da inserirsi nell’area del cervello che governa il movimento, procedura che verrà effettuata attraverso un robot chirurgico.

Nonostante il progetto iniziale contemplasse la partecipazione di dieci individui, preoccupazioni sollevate dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense hanno portato a una revisione del piano, limitando il numero di volontari. Il verdetto finale della FDA sul numero esatto di partecipanti ammessi alla sperimentazione resta tuttavia da definire.

Elon Musk ha grandiose visioni per il futuro di Neuralink, prevedendo che la tecnologia BCI possa rappresentare una soluzione rivoluzionaria per una vasta gamma di disturbi e malattie, inclusi obesità, autismo, depressione e schizofrenia. Nel maggio di quest’anno, Neuralink ha ottenuto il benestare della FDA per avviare i suoi primi studi clinici su esseri umani.

Tuttavia, il cammino verso la commercializzazione di questa tecnologia sembra essere ancora lungo. Anche nel caso in cui gli esperimenti dimostrassero l’efficacia e l’efficienza del dispositivo BCI, l’azienda dovrebbe ancora navigare attraverso un complesso processo burocratico per ottenere l’autorizzazione definitiva al suo uso su larga scala, un processo che potrebbe richiedere più di un decennio.

Con l’avvio di questa sperimentazione, Neuralink si posiziona all’avanguardia nella corsa verso l’integrazione tra uomo e macchina, unendo l’innovazione tecnologica all’ambizione di migliorare la vita delle persone affette da gravi patologie. Resta da vedere se la società sarà in grado di realizzare gli ambiziosi obiettivi che si è prefissata e quali saranno le implicazioni etiche e sociali di una tecnologia tanto avanzata quanto potenzialmente rivoluzionaria.

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