Se fai questo lavoro sei a rischio demenza

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Uno studio recente ha messo in evidenza un aumento del rischio di demenza in determinati gruppi professionali.

Se fai questo lavoro sei a rischio demenza
Foto@Pixabay

La ricerca, condotta dal Centro nazionale norvegese sull’invecchiamento e la salute e dal Butler Columbia Center on Aging e pubblicata sulla prestigiosa rivista The Lancet, ha rivelato che chi si dedica a lavori fisicamente più gravosi potrebbe trovarsi di fronte a una maggiore probabilità di sviluppare demenza nell’età avanzata.

L’indagine ha basato le sue conclusioni sull’analisi di dati provenienti da uno degli studi più ampi sul fenomeno della demenza, denominato HUNT4 70+, che ha coinvolto più di 7.000 individui tra i 33 e i 65 anni.

Il focus è stato posto su quattro principali settori lavorativi che richiedono un considerevole dispendio di energia fisica e che coinvolgono l’utilizzo intensivo di braccia e gambe, oltre a movimenti complessi dell’intero corpo.

Tali mestieri, spesso correlati a mansioni come il sollevamento di pesi e lo stare in equilibrio, includono venditori, assistenti infermieri, agricoltori e addetti alla zootecnia.

La ricerca ha evidenziato che tra gli individui che avevano svolto lavori di questo tipo, la percentuale di coloro che avevano sviluppato demenza in età avanzata era del 15,5%, un dato significativamente più alto rispetto al 9% riscontrato in gruppi professionali meno fisicamente impegnativi.

Tra i fattori che potrebbero contribuire a questo aumento del rischio, gli autori dello studio hanno citato vari aspetti legati a questi mestieri, tra cui la mancanza di autonomia, la presenza di orari di lavoro rigidi e una maggiore esposizione allo stress e al burnout, condizioni che potrebbero avere un impatto negativo sul benessere cognitivo.

Tuttavia, non tutto è negativo. Gli studiosi hanno suggerito che alcuni lavori, caratterizzati da minor impegno fisico e quindi da un ambiente lavorativo potenzialmente meno stressante, potrebbero effettivamente ridurre il rischio di demenza.

Tra questi, vi sono le occupazioni d’ufficio, che permettono ai lavoratori di beneficiare di pause più frequenti, favorendo così tempi di recupero più adeguati e promuovendo un migliore benessere a lungo termine.

In questo contesto, il messaggio degli esperti è chiaro: è cruciale prestare attenzione alle condizioni di lavoro e alla loro potenziale influenza sulla salute mentale, per garantire una vita futura più sana e per ridurre il rischio di demenza e altre malattie correlate all’invecchiamento.

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