E’ stato sospeso dalla scuola per il suo taglio di capelli che “violava il codice di abbigliamento” dell’istituto.
Un ragazzo è stato sospeso da scuola e gli è stato detto che non avrebbe potuto usufruire del rituale per il ritiro del diploma, come si usa negli Stati Uniti.
DeAndre Arnold, 18 anni, del Texas, è stato informato che i suoi dreadlocks violavano il codice di abbigliamento e gli veniva dato un ultimatum: tagliarli o divieto di salire sul palco con i suoi coetanei per la cerimonia della consegna dei diploma.
La politica della Barbers Hill High School proibisce i capelli che toccano il colletto, le orecchie o il viso e i funzionari avevano detto al ragazzo di cambiarlo durante le vacanze di Natale se voleva tornare a scuola.
Ma la mamma di DeAndre afferma che i suoi capelli non infrangono la politica perché il ragazzo li ha sempre legati.
Dopo diversi incontri con i dirigenti scolastici ed un ingiusto ultimatum, DeAndre ha deciso di impugnare tale decisione, optando per non tagliarsi i capelli, a quel punto è partita la sospensione da parte dell’istituto scolastico.
E la famiglia DeAndre sostiene la sua decisione, insistendo sul fatto che non si taglierà anche i capelli.
Il padre di DeAndre è del Trinidad, quindi i capelli sono il primo simbolo nella sua cultura e nella sua eredità.
Il giorno di Martin Luther King Jr., la famiglia di DeAndre insieme a numerosi sostenitori e attivisti tra cui Ashton Woods di Black Lives Matter si sono riuniti per rivolgersi al consiglio scolastico.
Ashton ha detto al consiglio scolastico: “Il codice di abbigliamento è progettato dai bianchi per i bianchi ed è dannoso per i neri“.
Sia il consiglio scolastico che Greg Poole, sovrintendente dell’istituto, hanno rifiutato l’appello da parte del ragazzo e hanno affermato che il loro problema non è stato sollevato rispetto al taglio dei capelli dreadlocks di DeAndre, ma per la loro lunghezza.
Greg ha affermato: “Non esiste una politica di codice di abbigliamento che vieti qualsiasi taglio o il modo di portare i capelli. La nostra politica limita la lunghezza. È stato così per 30 anni“.
Ma DeAndre non si arrende. Con l’aiuto dei suoi sostenitori e della sua famiglia, stanno pianificando di portare il consiglio scolastico al tribunale federale entro le prossime 48 ore se non offrono una soluzione.
Il padre di DeAndre ha detto: “Non sopporterò nessuno che maltratta il mio bambino. Ha dei diritti. Tutto quello che vuole fare è diplomarsi“.