Un medico oncologo del Kentucky, dopo aver dedicato oltre tre decenni allo studio di quasi 5.000 casi di esperienze ai confini della morte, ha espresso la convinzione nell’esistenza di un aldilà.
Durante i suoi anni da specializzando in oncologia, Jeffrey Long si imbatte in un articolo riguardante un’esperienza ai confini della morte mentre ricercava metodologie per il trattamento del cancro mediante radioterapia.
Questo incontro inaspettato con una narrazione di morte e rinascita ha segnato una svolta nella sua vita professionale. A lui era stato insegnato che la vita e la morte fossero stati definitivi, ma le descrizioni di un cardiologo riguardo il ritorno alla vita di un paziente lo spinsero ad approfondire il fenomeno delle Near-Death Experience (NDE).
La sua curiosità è diventata presto una passione, portandolo a fondare la Near-Death Experience Research Foundation dopo aver completato la sua formazione. Attraverso anni di raccolta e analisi di migliaia di NDE, Long è giunto alla conclusione che l’aldilà esista realmente.
Nel corso della sua carriera, ha esaminato vari casi, inclusi quelli di bambini di età inferiore ai cinque anni, che riportavano esperienze simili a quelle degli adulti, nonostante la loro giovane età e l’improbabile esposizione a narrazioni di intense luci o tunnel post-mortem.
Long ha osservato che un significativo 45% delle persone che hanno vissuto un’NDE descrivono anche esperienze fuori dal corpo, come la sensazione della propria coscienza che si distacca dal corpo fisico.
Un caso particolarmente impressionante riguardava una donna che aveva perso conoscenza cadendo da cavallo; benché il suo corpo giacesse immobile, la sua coscienza continuò a seguire il cavallo fino alla fattoria, fornendo in seguito dettagli accurati di eventi avvenuti lontano dal suo corpo fisico, confermati da testimoni.
Convinto dall’accumulo di prove incontrovertibili, Long afferma con sicurezza che l’aldilà esista, e questa convinzione ha profondamente influenzato il suo approccio alla medicina, rendendolo un medico più empatico e amorevole.
