Telefoni Android più vecchi bloccati da settembre

VEB

Il settore delle tecnologie mobile non conosce battute d’arresto nella sua evoluzione, tanto in termini di performance hardware che del funzionamento dei tanti servizi deviati a questi prodotti. È per questo che chi possiede uno smartphone governato dal sistema operativo Android ha ancora poco tempo per effettuare alcune verifiche, prima che sia troppo tardi.

Telefoni Android piu vecchi bloccati da settembre
nastya_gepp – pixabay

Infatti, Google ha annunciato che i possessori di telefonini che non sono recentissimi stanno per non essere più in grado di accedere al proprio account personale, a meno che il loro dispositivo non usi determinate versioni del software del robottino verde. Questo giorno X sarà il 27 settembre 2021, per cui bisogna affrettarsi a compiere i rapidi controlli necessari per evitare che il proprio cellulare non sia più utilizzabile da un momento all’altro.

La prima cosa da verificare è quale versione di Android è in esecuzione sullo smartphone. Le generazioni di software Android in precedenza avevano nomi ispirati alle caramelle e, in questo caso, il supporto per Android Gingerbread 2.3.7 ed ogni altra release precedente sta per essere interrotto. La prossima cosa che bisogna controllare è la reale possibilità di eseguire l’aggiornamento a una versione più recente di Android. Attualmente l’ultima versione disponibile in questo sistema operativo è la numero 11 (e per una generazione a tema post – dessert), ma per ora continuerà a essere supportato qualsiasi cosa, da Android KitKat ad Android Oreo.

Quindi cosa accade se non si passa ad un telefono di generazione successiva? Il 27 settembre 2021 BigG interromperà il supporto dell’account per Android Gingerbread 2.3.7, il che significa che non sarà più possibile accedere all’account Google in uso, rendendo tali dispositivi più o meno inutili. Una decisione che spezzerà molti cuori e fa già infuriare coloro che non si vorrebbero separare da modelli più datati, tuttavia la misura non è da vedere solo negativamente.

Come spiega Marco Lombardi, dalle pagine della sezione Cellulari e smartphone del sito www.cercotech.it: “Una piattaforma software open-source viene costantemente aggiornata per includere importanti correzioni di sicurezza, miglioramenti della velocità, nuovi strumenti e funzionalità, più supporto per le app e così via. Ad un certo punto, l’hardware di un telefono o di un tablet non può fare tutto ciò che il software deve fare per funzionare. Quando arriva quel punto, la vita di un dispositivo termina e le grandi aziende devono fissare una scadenza a un certo punto”.
Se consideriamo che sono già passati 11 anni dal rilascio di Android Gingerbread, è facile capire quanto si sia evoluto il settore e le aspettative degli utenti. Un chiaro esempio viene da Android 12 che permetterà tramite l’obiettivo dello smartphone  di riconoscere le espressioni facciali.

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