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Gli scienziati riescono ad effettuare un teletrasporto

Angela Gemito Nov 23, 2025

La fisica moderna ha appena compiuto un passo decisivo verso la realizzazione di una rete globale inviolabile. Per decenni, il concetto di teletrasporto quantistico è rimasto confinato tra le teorie accademiche e le dimostrazioni di laboratorio altamente controllate. Oggi, tuttavia, la narrazione cambia radicalmente. Un team di ricerca guidato dall’Università di Stoccarda ha dimostrato che è possibile trasferire informazioni tra fotoni generati da due sorgenti completamente separate, utilizzando l’infrastruttura esistente.

Non stiamo parlando di fantascienza o di smaterializzazione di oggetti fisici. Si tratta del trasferimento istantaneo dello “stato” di una particella a un’altra, un processo fondamentale per la costruzione dell’Internet quantistico. Questa svolta risolve uno dei problemi ingegneristici più complessi: la perdita di segnale e l’impossibilità di amplificare i dati quantistici senza distruggerli.

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Il Ruolo Cruciale dei Punti Quantici

Il cuore di questa innovazione risiede nell’utilizzo di speciali semiconduttori noti come punti quantici. Nelle reti in fibra ottica tradizionali, quelle che portano la connessione a banda larga nelle nostre case, il segnale luminoso perde potenza sulle lunghe distanze e viene rigenerato da amplificatori. Nel mondo subatomico, questa operazione è vietata dalle leggi della fisica: osservare o copiare un’informazione quantistica ne altera irrimediabilmente lo stato.

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La soluzione risiede nella creazione di fotoni che siano perfetti gemelli identici. L’amplificazione delle informazioni quantistiche richiede sorgenti di luce capaci di produrre particelle indistinguibili. I ricercatori hanno utilizzato punti quantici per emettere onde luminose a frequenze di precisione chirurgica.

Peter Michler, fisico dell’Università di Stoccarda e autore principale dello studio, ha sottolineato l’unicità dell’esperimento: “Siamo riusciti a trasferire informazioni quantistiche tra fotoni provenienti da due punti quantici diversi”. Fino a ieri, tali proprietà erano ottenibili solo condividendo la stessa sorgente luminosa. Separare le fonti introduceva variazioni minime che rendevano il teletrasporto impossibile. I punti quantici hanno eliminato queste discrepanze, permettendo a due chip separati di “parlare” la stessa lingua quantistica.

Come Funziona il Trasferimento di Stato

È fondamentale chiarire un equivoco comune. Il termine teletrasporto, pur essendo quello corretto in ambito accademico, non implica che i fotoni scompaiano da Stoccarda per riapparire a New York. Ciò che viaggia è lo stato quantistico, ovvero l’informazione che descrive la particella.

Affinché il processo avvenga, le due particelle devono trovarsi in uno stato di “entanglement” (intreccio quantistico) o, come descritto in termini tecnici, uno stato fuzzy. In questa condizione, le particelle, pur essendo separate fisicamente, condividono un legame profondo: la modifica dello stato di una influenza istantaneamente l’altra. La condizione necessaria è che siano assolutamente indistinguibili sotto ogni altro aspetto.

L’esperimento ha dimostrato che i punti quantici possono garantire questa uniformità anche operando da posizioni fisiche distinte. Questo apre la strada a una topologia di rete decentralizzata, molto più simile all’Internet attuale rispetto alle configurazioni punto-a-punto testate in precedenza.

L’Utilizzo delle Infrastrutture Esistenti

Un dettaglio tecnico che eleva l’importanza di questa scoperta è il mezzo utilizzato per il trasporto. Gli scienziati non hanno impiegato canali esotici o vuoti spinti da laboratorio, ma comuni cavi in fibra ottica standard, gli stessi che costituiscono la spina dorsale delle telecomunicazioni globali.

L’attuale configurazione dello studio ha coperto una distanza di circa 10 metri (33 piedi). Sebbene possa sembrare una distanza modesta, la prova di concetto è monumentale: dimostra che lo “strato quantistico” può essere sovrapposto all’infrastruttura fisica che già possediamo. Sfruttare i cavi già posati ridurrebbe drasticamente i costi e i tempi per rendere operativa la comunicazione quantistica.

Michler afferma che questo è “un passaggio fondamentale per colmare distanze maggiori”. La sfida ora si sposta sulla scalabilità. Mentre i segnali classici possono viaggiare per chilometri, il segnale quantistico è fragile. Tuttavia, dimostrare che la fedeltà del trasferimento regge su cavi standard con sorgenti separate è la validazione che l’industria attendeva.

Sicurezza e Integrità della Rete Futura

Perché investire risorse immense in questa tecnologia? La risposta risiede nella sicurezza informatica. Un Internet quantistico offre un livello di protezione che nessun algoritmo classico può eguagliare. In una rete quantistica, qualsiasi tentativo di intercettazione del segnale altera lo stato dei fotoni, rivelando immediatamente la presenza dell’intruso e rendendo il messaggio illeggibile.

Gli scienziati stanno valutando quanto l’architettura futura dipenderà dalle tecnologie odierne, ma è ormai certo che per garantire la sicurezza e l’integrità dei dati bancari, governativi e sanitari, sarà necessario implementare protocolli quantistici. Attualmente, il tasso di successo del teletrasporto in questo esperimento ha superato il 70%. Un risultato notevole, che testimonia la maturità della tecnologia basata sui punti quantici, ma che lascia ampio margine di miglioramento per raggiungere l’affidabilità del 99,9% richiesta dalle reti commerciali.

Prospettive Future

Il lavoro da svolgere è ancora ingente. I ricercatori puntano ora ad aumentare significativamente la distanza operativa e a perfezionare la fedeltà del segnale. Nonostante le sfide tecniche, i risultati confermano che i punti quantici rappresentano un elemento costitutivo solido per la futura architettura delle telecomunicazioni.

Siamo di fronte all’alba di una nuova era digitale, dove la velocità non sarà l’unico parametro di giudizio, ma dove la sicurezza assoluta diventerà lo standard. La strada tracciata dall’Università di Stoccarda suggerisce che l’Internet del futuro non richiederà di riscrivere da zero le nostre città, ma di potenziarle con una nuova fisica.

Vi invitiamo ad approfondire lo studio originale e le pubblicazioni correlate tramite i portali di divulgazione scientifica o le riviste di settore come Nature o Science per seguire l’evoluzione di questa tecnologia rivoluzionaria.


Domande Frequenti (FAQ)

Che differenza c’è tra teletrasporto classico e quantistico? Il teletrasporto nella fantascienza sposta materia fisica da un luogo all’altro. Il teletrasporto quantistico trasferisce solo l’informazione (lo stato quantistico) di una particella a un’altra distante, senza spostare la particella stessa. È un metodo di comunicazione dati, non di trasporto oggetti.

Perché i punti quantici sono così importanti? I punti quantici sono essenziali perché permettono di generare singoli fotoni con caratteristiche identiche e precise. Senza questa uniformità, sarebbe impossibile creare l’interferenza quantistica necessaria per teletrasportare informazioni tra sorgenti diverse, rendendo irrealizzabile una rete quantistica complessa.

Quando potremo usare l’Internet quantistico? Non esiste ancora una data precisa. Sebbene il successo del trasferimento su fibra ottica sia un passo avanti, la tecnologia è in fase sperimentale con un tasso di successo del 70% su brevi distanze. Applicazioni commerciali reali potrebbero richiedere ancora un decennio di sviluppo.

Questa tecnologia sostituirà il Wi-Fi o la fibra attuale? Non esattamente. L’Internet quantistico probabilmente lavorerà in parallelo alle reti classiche, fungendo da livello superiore per trasmissioni ultra-sicure e calcoli complessi, mentre le attività quotidiane (streaming, navigazione web) continueranno a utilizzare le tecnologie a banda larga tradizionali.

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Angela Gemito

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