La teoria di Internet morto sostiene che gran parte di ciò che vediamo online non sia creato da persone reali, ma da bot, IA e contenuti automatizzati. Alcuni credono che il web sia diventato un enorme “spettacolo artificiale” per influenzare opinioni e consumi.
La teoria di Internet morto afferma che gran parte del contenuto online sia generato da intelligenze artificiali e non da utenti reali.

Che cos’è la teoria di Internet morto?
La “Dead Internet Theory” nasce attorno al 2021 in community come 4chan e Reddit.
Secondo i sostenitori, i social media sarebbero ormai dominati da:
- Bot automatici che pubblicano contenuti virali
- IA generative che producono articoli, immagini e commenti
- Algoritmi che spingono contenuti artificiali per manipolare il dibattito pubblico
La teoria si è diffusa perché molti utenti percepiscono una perdita di autenticità online: meno interazioni genuine, più pubblicità e post sospetti.
Perché molte persone credono che Internet sia “morto”?
Negli ultimi anni, studi e rapporti hanno mostrato un aumento esponenziale dell’attività automatizzata:
- Un report di Imperva del 2023 ha stimato che quasi il 47% del traffico web mondiale è generato da bot (fonte).
- Su piattaforme come X (ex Twitter), ricerche di EU DisinfoLab hanno individuato reti di migliaia di account falsi usati per diffondere propaganda.
- L’arrivo di ChatGPT e altri sistemi IA ha reso più difficile distinguere contenuti scritti da esseri umani da quelli generati automaticamente.
La sensazione di parlare con “fantasmi digitali” è diventata comune, alimentando la teoria.
Cosa dicono gli esperti?
Gli studiosi di media e tecnologia tendono a ridimensionare la teoria:
- Sì, i bot sono numerosi, ma non sostituiscono la totalità delle interazioni umane.
- Le piattaforme hanno incentivi a mantenere utenti reali attivi, poiché sono la base per la pubblicità mirata.
- Il problema principale non è un Internet “morto”, ma un Internet sovraccarico di contenuti automatizzati e disinformazione.
Il giornalista Max Read, in un articolo su New York Magazine, scrive: “La Dead Internet Theory è potente perché cattura la sensazione che il web sia diventato meno spontaneo e più manipolato”.
Internet è davvero controllato da IA e governi?
I sostenitori della teoria parlano di un complotto coordinato da governi, aziende Big Tech e persino intelligenze artificiali per “tenere addormentata” la popolazione.
Tuttavia, mancano prove di un controllo centralizzato globale.
Quello che esiste davvero sono:
- Campagne di disinformazione statale documentate (es. Russia, Cina, Iran)
- Sistemi di recommendation algoritmica che privilegiano contenuti sponsorizzati
- Economia dell’attenzione che spinge a massimizzare il tempo di permanenza online
Quali rischi reali ci sono?
Anche senza una “morte” totale di Internet, ci sono conseguenze concrete:
- Erosione della fiducia: se non sappiamo più distinguere contenuto umano da IA, rischiamo di non fidarci di nulla.
- Polarizzazione: le echo chamber online diventano più forti.
- Saturazione informativa: troppi contenuti generati artificialmente riducono la visibilità di voci autentiche.
Secondo il Reuters Institute Digital News Report 2024, oltre il 56% degli utenti è preoccupato per la diffusione di notizie false online.
Come verificare se un contenuto è autentico?
Gli esperti suggeriscono di:
- Controllare la fonte e cercare conferme su più siti affidabili
- Usare strumenti come Botometer per analizzare profili sospetti su X
- Prestare attenzione a stile di scrittura troppo generico o ripetitivo
- Cercare data e autore del contenuto: molti testi generati da IA non riportano informazioni chiare
La consapevolezza digitale è l’arma principale per non cadere nella trappola di contenuti artificiali.
Internet è davvero morto o è solo cambiato?
Più che “morto”, Internet è diventato più commerciale, più automatizzato e meno spontaneo.
Ciò non significa che non esistano comunità reali, dibattiti genuini e creatività umana online: semplicemente, oggi convivono con enormi quantità di contenuti prodotti da algoritmi.
FAQ
Che cos’è la teoria di Internet morto?
È l’idea che la maggior parte del contenuto online sia creata da bot o IA e che le interazioni tra utenti reali siano drasticamente diminuite.
Internet è davvero morto?
No, ma il traffico automatizzato rappresenta quasi metà del web. L’impressione di “morte” deriva dall’aumento di contenuti artificiali e dalla minore autenticità percepita.
Chi controllerebbe Internet secondo la teoria?
Secondo i sostenitori, governi, aziende tecnologiche e IA. Tuttavia, non ci sono prove di un controllo centralizzato globale, solo evidenze di campagne mirate e algoritmi dominanti.
Come difendersi dai contenuti artificiali?
Verificando le fonti, usando strumenti di fact-checking e privilegiando siti affidabili. Sviluppare pensiero critico è essenziale per distinguere contenuti reali da quelli generati automaticamente.
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!