Due violenti terremoti, uno nell’Oceano Pacifico vicino a Tonga e l’altro in Myanmar, hanno scosso le ultime settimane, provocando allarmi tsunami e, in alcuni casi, gravi perdite di vite umane. Ma oltre agli effetti geologici, gli eventi hanno riaperto il dibattito su presunte predizioni bibliche legate alla fine dei tempi.
Scossa a Tonga e allarme tsunami
Un terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito circa 100 chilometri a nord-est di Tongatapu, l’isola principale del regno di Tonga, arcipelago composto da 171 isole e situato lungo una delle aree più sismicamente attive al mondo: la fossa di Tonga.
Il Pacific Tsunami Warning Centre ha lanciato un avviso per onde potenzialmente pericolose entro 300 km dall’epicentro. Fortunatamente, il Bureau of Meteorology australiano ha dichiarato che non c’è alcuna minaccia di tsunami per l’Australia. Al momento, non sono stati segnalati danni rilevanti a Tonga.
La tragedia in Myanmar
Pochi giorni prima, un altro devastante terremoto ha colpito il Myanmar, nel sud-est asiatico, causando oltre 1.600 morti e numerosi feriti. Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso, con le squadre impegnate a estrarre i sopravvissuti dalle macerie.
Le profezie bibliche tornano virali sui social
Sui social media, molti utenti hanno colto l’occasione per citare alcuni versetti biblici che, secondo loro, avrebbero previsto un aumento di catastrofi naturali negli “ultimi giorni”.
In particolare, viene menzionato il Vangelo di Matteo 24:7, che recita:
“Ci saranno carestie e terremoti in un luogo dopo l’altro.”
Un altro riferimento si trova in Luca 21:11:
“Ci saranno grandi terremoti, e in vari luoghi carestie e pestilenze. E vi saranno terrori e grandi segni dal cielo.”
Secondo diverse interpretazioni religiose, questi eventi descrivono una fase della storia umana chiamata “il termine del sistema di cose” o, più comunemente, “gli ultimi giorni”.
Il punto di vista dei Testimoni di Geova
I Testimoni di Geova, in particolare, sottolineano che le parole di Gesù nei Vangeli trovano eco negli avvenimenti attuali. In Luca 21:31, si legge:
“Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.”
Tuttavia, offrono anche un messaggio di speranza: in Isaia 32:18, si afferma che Dio proteggerà l’umanità dai disastri naturali quando il suo regno governerà la Terra.
Cresce la paura sui social: è davvero la “fine dei tempi”?
Sui social network, l’ansia cresce. Un utente su X (ex Twitter) scrive:
“Questa generazione sta vivendo la stagione della Fine dei Tempi! #GesùStaPerApparire”
Anche se questi post riflettono preoccupazioni spirituali e interpretazioni personali, gli scienziati ribadiscono che terremoti e altri fenomeni naturali sono parte di cicli geologici ben documentati, soprattutto in aree ad alta attività tettonica come il Pacifico.
Conclusione: scienza e fede a confronto
I recenti terremoti sollevano interrogativi profondi: da un lato la scienza geologica, che studia e monitora le placche terrestri; dall’altro la fede e l’interpretazione di antiche profezie. Mentre i dati scientifici aiutano a comprendere e prevenire i disastri, la spiritualità offre conforto e riflessione in momenti di incertezza.
La domanda rimane aperta: stiamo davvero vivendo gli ultimi giorni? O è solo la nostra percezione ad accentuare eventi già noti e spiegabili? Il dialogo tra scienza e fede continua, così come la nostra ricerca di risposte.
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