Per secoli, il metodo di edificazione delle piramidi egizie è stato avvolto nel mistero. Tuttavia, una svolta significativa è avvenuta una decina di anni fa, quando gli archeologi hanno messo alla luce un papiro antichissimo, risalente a oltre 4.500 anni fa.
Questo ritrovamento, emerso durante scavi archeologici nel 2013 presso l’antico insediamento di Wadi al-Jarf lungo la costa del Mar Rosso, ha fornito preziose informazioni sulle tecniche costruttive delle Grandi Piramidi.
Il documento, il più antico del suo genere mai trovato, contiene dettagliate annotazioni redatte da coloro che lavorarono direttamente alla costruzione delle piramidi. Grazie alla decifrazione di questi testi, redatti in geroglifico e in ieratico e datati al periodo successivo al tredicesimo censimento del bestiame sotto il faraone Khufu, gli studiosi hanno potuto comprendere meglio le dinamiche lavorative dell’epoca. La ricerca correlata è stata divulgata sul Journal of Archaeological Science.
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Le annotazioni sui papiri rivelano che oltre ventimila persone contribuirono all’edificazione delle piramidi, documentando nel dettaglio le risorse necessarie, la gestione delle forniture e il progresso dei lavori, quasi come se fossero dei registri contabili moderni. Tra i documenti spicca un papiro firmato da Merer, che narra il trasporto di blocchi di calcare dalle cave di Tura fino a Giza, distante circa 20 chilometri.
Il testo illustra come il team di Merer fosse capace di trasportare circa 200 blocchi mensilmente, cifra che poteva aumentare fino a mille durante le inondazioni del Nilo. Utilizzando imbarcazioni capaci di caricare fino a 80 tonnellate di materiale, i lavoratori sfruttavano il fiume per muovere più agevolmente le pietre. Queste annotazioni offrono uno spaccato unico sugli sforzi e sull’organizzazione necessari per erigere tali straordinarie costruzioni.
Merer menziona anche il nome originale della Grande Piramide, “Akhet-Khufu”, che significa “Orizzonte di Cheope”, svelando ulteriori dettagli sul contesto culturale e storico di queste meraviglie architettoniche. Dopo il completamento delle piramidi, i papiri furono celati in un luogo segreto per garantirne la conservazione attraverso i secoli.
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