Tumore al cervello, la colpa dell’aumento è degli smartphone?

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I tumori che possono insorgere all’interno del Sistema Nervoso Centrale (SNC) sono in realtà vari, poiché tale sistema è costituito da numerosi tipi di tessuto differenti, ma nella maggior parte dei casi, parlando di “tumore del cervello”, si intendono quei tumori maligni localizzati all’interno della scatola cranica.

I sintomi di un tumore al cervello sono numerosi e dipendono, principalmente, da tre fattori: sede, dimensione e gravità (ritmo di crescita) della neoplasia. Un sintomo comune a molte neoplasie cerebrali è il mal di testa.

Il principale problema di ogni nuova formazione all’interno della scatola cranica (che essendo ossea non permette al volume cerebrale di aumentare) è il cosiddetto “effetto massa”. Con tale effetto si intende la compressione esercitata dal tumore al cervello contro qualunque tessuto che abbia intorno, che determina quindi una compromissione della sua funzione.

La diagnosi corretta richiede, prima di tutto, un esame neurologico e, in secondo luogo, alcuni esami strumentali e di laboratorio, utili a localizzare e a classificare il tumore.

I tumori al cervello possono insorgere a qualsiasi età. Tuttavia, gli individui più colpiti sono gli anziani, anche se va precisato che esistono dei tumori cerebrali tipici dell’età infantile.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Environmental and Public Health l’incidenza dei tumori cerebrali maligni aggressivi negli ultimi 20 anni è più che raddoppiata in Gran Bretagna: il tasso di casi di glioblastoma è salito da 2,4 a 5 ogni 100.000 persone tra il 1995 e il 2015.

Tumore al cervello la colpa aumento degli smartphone

Perché questi numeri in continuo aumento?

Cominciamo col dire che a causare un tumore al cervello (sia primario che secondario) è una mutazione genetica, tale per cui le cellule, colpite da questo errore, crescono e si dividono con un ritmo più elevato rispetto al normale.

Cosa provoca questa mutazione? Negli ultimi anni sono stati individuati alcuni fattori che aumentano la possibilità di sviluppare un tumore al cervello.

Il primo fattore è l’età avanzata, mentre il secondo è rappresentato da una serie di malattie congenite, che predispongono alla crescita di una massa tumorale all’interno del cervello.

I ricercatori inglesi hanno indicato diversi possibili fattori che potrebbero aver avuto un ruolo: fra questi c’è anche l’uso del telefono cellulare. Ma ci sono anche altre ipotesi, come l’aver ingerito o respirato sostanze radioattive, o l’inquinamento atmosferico dovuto al traffico.

L’indagine prende in considerazione i dati provenienti dall’Ufficio delle statistiche nazionali del Regno Unito. Nel periodo preso in esame ci sono stati 81.135 casi di glioblastoma. Confrontando i casi registrati nel 2015 con quelli del 1995, i ricercatori hanno scoperto che ci sono stati in media 1.548 tumori aggressivi in più ogni anno.

«Lo studio in sé non riguarda i cellulari – ha precisato alla Cnn Alasdair Philips, autore principale dello studio e amministratore di Children with Cancer Uk – ma queste neoplasie si manifestano principalmente nelle aree del lobo frontale e temporale, vicino all’orecchio e alla fronte», cosa che solleverebbe il sospetto nei confronti dei telefonini.

Eppure, ha aggiunto, «dal momento che i tumori cerebrali sono molto rari, il sospetto non dovrebbe destare particolare allarme, perché anche se l’uso del cellulare aumentasse il rischio di tumore al cervello», cosa che la scienza non è ancora riuscita a dimostrare, «si tratterebbe di un rischio molto basso a livello individuale».

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