Le linee di Nazca sono un insieme di antichi geoglifi situati nel deserto di Nazca, in Perù. Si tratta di figure e di linee disegnate sulla superficie del terreno, che possono essere apprezzate solo dall’alto.
Le figure sono state create dalla cultura Nazca, che fiorì nell’area tra il 200 a.C. e il 700 d.C. Le figure rappresentano animali, piante, oggetti e figure geometriche, e sono state realizzate rimuovendo la superficie rocciosa e scura per esporre il terreno sottostante, di colore più chiaro.

I giganteschi geoglifi sull’altopiano di Nazca sarebbero un complesso sistema di canali di irrigazione.
Questa conclusione è stata raggiunta da un gruppo di ricercatori guidati dall’ingegnere Carlos Hermida, come riporta il Daily Express.
Questi geoglifi furono scoperti negli anni ’40 del XX secolo. Poiché sono di dimensioni enormi, possono essere visti solo da grandi altezze. Gli scienziati sono riusciti a contare 30 disegni, 700 motivi geometrici e circa 13mila linee e strisce.
Gli esperti guidati da Carlos Hermida hanno studiato i geoglifi per otto anni, hanno stabilito che i canali sono stati creati utilizzando la tecnologia pre-Inca per raccogliere l’acqua. Questo complesso sistema è stato utilizzato per irrigare il deserto ormai arido.
Tale tecnologia, secondo gli scienziati, può essere utilizzata oggi. Aiuterà a salvare la vita di milioni di persone che vivono nelle terre aride.
Ma la domanda principale: perché le persone abbiano poi realizzato questi sistemi sotto forma di diversi tipi di animali e umanoidi rimane un mistero.