Il cosmo è pieno di un mistero che occupa quasi il 27% della sua massa totale: la materia oscura. Non possiamo vederla né toccarla, ma sappiamo che c’è grazie ai suoi effetti gravitazionali. Una nuova, affascinante teoria proposta dal fisico Stefano Profumo suggerisce una soluzione quasi fantascientifica: e se la risposta fosse nascosta in un intero universo speculare, parallelo al nostro?

Un Universo Specchio per Spiegare l’Invisibile
L’idea, che sembra presa da un romanzo di fantascienza, è in realtà fondata su solide basi teoriche. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Physical Review D, questo “universo oscuro” sarebbe popolato da particelle che sono l’immagine speculare delle nostre. Esisterebbero quindi “quark oscuri”, “gluoni oscuri” e altre particelle che interagiscono tra loro attraverso forze a noi sconosciute, formando atomi, stelle e galassie oscure.
Come potremmo scoprire se questa teoria è corretta? Il team di Profumo suggerisce che la fusione di buchi neri oscuri, nati in questo universo parallelo, genererebbe onde gravitazionali sufficientemente potenti da poter essere rilevate dai nostri strumenti, come LIGO e Virgo. “Questi eventi sarebbero un portale per accedere alla fisica dell’universo oscuro”, spiega Profumo, offrendo una via per provare finalmente l’esistenza di una realtà parallela.
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Dalle Origini del Cosmo ai Buchi Neri Primordiali
Quella dell’universo specchio non è l’unica ipotesi sul tavolo. Un’altra idea affascinante, sempre legata alle ricerche di Profumo, è che le particelle di materia oscura vengano costantemente “emesse” dai confini del nostro universo in espansione. Il concetto è simile alla radiazione di Hawking emessa dai buchi neri: così come un buco nero ha un orizzonte degli eventi, anche il nostro universo ha un “orizzonte cosmico” dal quale potrebbero originarsi queste particelle esotiche.
Altri esperti, invece, guardano al passato più remoto. Propongono che, nelle primissime fasi dopo il Big Bang, nubi di “barioni oscuri” (le controparti oscure dei protoni e neutroni) siano collassate sotto la loro stessa gravità, formando un’enorme popolazione di buchi neri primordiali. Questi antichi buchi neri potrebbero, secondo questa teoria, costituire l’intera massa della materia oscura che oggi cerchiamo disperatamente.
Conclusione: Che si tratti di un universo specchio, di particelle nate ai confini del cosmo o di antichi buchi neri, la natura della materia oscura resta una delle sfide più grandi della fisica moderna. Queste teorie, per quanto speculative, aprono nuove ed entusiasmanti strade per la ricerca.
Per approfondire: La ricerca sulla materia oscura è in continua evoluzione. Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di consultare le pubblicazioni di istituti autorevoli come:
- Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF): https://www.inaf.it
- NASA – Science: https://science.nasa.gov
Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!