La corte d’appello in Florida, negli Stati Uniti, ha respinto la richiesta di aborto di una sedicenne perchè ritenuta immatura.
I legislatori statunitensi si sono mobilitati mercoledì contro la “guerra ai diritti delle donne” dopo che una corte d’appello della Florida ha confermato un verdetto di primo grado secondo cui una ragazza di 16 anni, i cui genitori sono morti, non era “abbastanza matura” per abortire.
“In quale mondo un sedicenne è troppo immaturo per abortire, ma abbastanza maturo da sopportare e crescere un bambino?” , La rappresentante democratica dell’Ohio Joyce Beatty ha chiesto di sapere tramite Twitter, supportata dalle alcune sue colleghe, come riporta il portale news247.gr.
“Questo è un esempio pericoloso e orribile della guerra alle donne in Florida“, ha affermato Lois Frankel, democratica che rappresenta lo stato, definendo la decisione “inaccettabile” e invitando tutti a “lottare per la salute, la sicurezza e la libertà delle donne” .
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Lunedì una corte d’appello ha confermato la decisione del giudice di negare la richiesta di aborto di una sedicenne. La giovane, citata negli atti con lo pseudonimo di “Jane Doe 22-B“, non ha dimostrato, ha stabilito il tribunale, di essere “sufficientemente matura per decidere di interrompere la gravidanza” .
Tale sentenza è stata emessa a meno di due mesi dalla storica modifica della Corte Suprema degli Stati Uniti, che a fine giugno ha revocato la garanzia costituzionale del diritto all’aborto, che aveva anticipato la stessa nel 1973 con la sua storica sentenza nel Roe v. Caso Wade, dando discrezionalità a ciascuno stato separatamente per legiferare in materia.
Una decina di stati degli Stati Uniti hanno già colto l’occasione per mettere fuori legge gli aborti, nella maggior parte dei casi senza eccezioni, anche in caso di incesto, stupro o pericolo per la vita della futura mamma e le organizzazioni per i diritti delle donne temono che vedranno lo stesso accadere in breve tempo per oltre metà degli stati americani.
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