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Usi e costumi bizzarri del Medioevo: abitudini strane, regole assurde e curiosità

Angela Gemito Nov 3, 2025

Quando pensiamo al Medioevo, immaginiamo cavalieri, castelli e dame eleganti.
Ma la realtà della vita quotidiana tra il 1000 e il 1500 era molto diversa… e spesso davvero bizzarra.

Tra usanze curiose, regole sociali insolite e rimedi improbabili, i secoli bui non erano poi così “oscuri”: erano un mondo complesso, pieno di contraddizioni, fede e fantasia.
E alcune abitudini medievali ti faranno sicuramente dire: “Davvero facevano questo?!”

scena medievale vivace con nobili a tavola

L’igiene medievale: acqua? No, grazie

Contrariamente a ciò che si pensa, nel primo Medioevo lavarsi non era affatto comune.
L’acqua, soprattutto dopo le epidemie di peste, veniva vista con sospetto: si credeva che aprisse i pori del corpo, facilitando l’ingresso delle malattie.

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Molti nobili preferivano profumarsi piuttosto che lavarsi. Si usavano erbe come lavanda, menta o rosmarino per coprire gli odori.
I bagni pubblici, molto diffusi fino al XIII secolo, furono poi vietati dalla Chiesa, che li considerava luoghi di peccato e “tentazione carnale”.

Curiosità: le persone cambiavano spesso la biancheria ma non si lavavano, pensando che i vestiti “assorbissero lo sporco”.


A tavola con i medievali: banchetti da record

Mangiare nel Medioevo era un’esperienza sociale e teatrale.
Durante i banchetti nobiliari si servivano decine di portate, spesso tutte insieme, senza piatti singoli ma da vassoi comuni.

Le posate? Praticamente inesistenti. Si mangiava con le mani o con piccoli coltelli personali.
Il cucchiaio era usato solo per zuppe o dolci, e la forchetta era vista con diffidenza: un oggetto “diabolico” con due punte come le corna del demonio!

Piatti tipici?

  • Cigni arrosto decorati con piume dorate.
  • Pavoni glassati.
  • Gelatine colorate e pani speziati.

E il vino scorreva a fiumi, mescolato spesso con miele e spezie.


Il galateo medievale: regole strane e rigidissime

Anche se l’igiene lasciava a desiderare, le regole di comportamento a tavola erano rigorose.
Ecco alcune delle più curiose:

  • Non si doveva soffiare sul cibo caldo, perché era considerato volgare.
  • Era vietato leccarsi le dita… almeno in pubblico.
  • Mai soffiarsi il naso con la tovaglia del banchetto (anche se molti lo facevano).
  • Il pane serviva anche come piatto commestibile: assorbiva i sughi e poi veniva mangiato o dato ai poveri.

Chi infrangeva queste regole rischiava di essere deriso… o escluso dai banchetti più importanti!


La moda medievale: più esagerata che mai

Altro che minimalismo: la moda del Medioevo era uno spettacolo ambulante.
Gli abiti indicavano il rango sociale e dovevano stupire.

Le dame dell’alta nobiltà portavano copricapi alti fino a 70 centimetri, detti hennin, e maniche lunghe fino al pavimento.
Gli uomini invece esibivano calze aderenti e giacche così strette da sembrare scolpite addosso.

Nel XIV secolo nacque perfino la moda delle punte delle scarpe lunghissime, dette poulaines: alcune arrivavano a 50 cm e venivano piegate verso l’alto per non inciampare!

Curiosità: in alcune città, le leggi proibivano ai borghesi di vestirsi “troppo bene” per non confondersi con la nobiltà.


Matrimoni combinati e baci pubblici

Nel Medioevo, il matrimonio non era un atto d’amore, ma un contratto economico.
Le famiglie si alleavano attraverso nozze strategiche, spesso decise quando i futuri sposi erano ancora bambini.

Il matrimonio diventava ufficiale con un bacio in pubblico o con l’unione delle mani davanti ai testimoni.
E se la sposa era di nobile famiglia, il suo abito poteva pesare più di 15 chili, decorato con oro, gemme e ricami simbolici.

Le nozze erano anche l’occasione per giorni interi di festa e banchetti, dove vino e musica non mancavano mai.


Medicina e rimedi improbabili

La medicina medievale era un misto di fede, magia e… fortuna.
I medici si basavano sulla teoria dei “quattro umori” (sangue, bile, flemma e atrabile) e curavano ogni malattia cercando di “riequilibrarli”.

Tra i rimedi più strani:

  • bere vino con polvere d’oro per “rafforzare lo spirito”;
  • applicare sanguisughe per purificare il corpo;
  • ingerire polvere di mummia egizia, considerata una medicina miracolosa!

La chirurgia era affidata ai barbieri, che tagliavano capelli, barbe… e a volte anche arti.


Vita quotidiana nei castelli

Vivere in un castello non era così romantico come sembra.
Le sale erano fredde, poco illuminate e spesso maleodoranti (non c’erano fognature, e i rifiuti venivano gettati direttamente nei fossati).

I signori dormivano in grandi letti di legno coperti da tende — non per eleganza, ma per proteggersi da correnti d’aria e insetti.
Le finestre non avevano vetri, ma pelli di animale tese o stoffe cerate.

E per scaldarsi, si dormiva tutti insieme, anche servitori e animali, in un’unica stanza con il camino acceso.


Il cibo dei poveri: pane, zuppe e… tutto ciò che avanzava

Se i nobili banchettavano con selvaggina e spezie, il popolo viveva di pane, cipolle, legumi e zuppe.
La carne era rara, e si mangiavano spesso animali interi, compresi piedi, cervelli e interiora.

Il pesce era comune nei giorni di digiuno religioso, ma conservato con sale o aceto.
E chi viveva in campagna produceva tutto da sé, riciclando ogni risorsa.

Un proverbio medievale diceva:

“Chi non ha pane, non ha festa.”
Un modo elegante per dire che… la fame era la vera regina del Medioevo.


Il senso dell’umorismo (e della paura)

Nonostante le difficoltà, il Medioevo non era solo fatica e superstizione.
C’erano fiere, giullari, musica e scherzi popolari: i “folli” di corte facevano satira su nobili e re, e le feste erano piene di travestimenti e libertà.

Ma l’umorismo conviveva con la paura: di Dio, del peccato e della morte.
Ogni evento, dalla nascita alla sepoltura, era accompagnato da rituali religiosi e simboli magici.
Un equilibrio tra gioia e terrore, tipicamente medievale.


Conclusione: un mondo lontano… ma non troppo

Gli usi e costumi del Medioevo ci sembrano strani, a volte assurdi, ma raccontano un’umanità che cercava di dare ordine e significato a un mondo incerto.

Dietro ogni superstizione, ogni gesto e ogni rito, c’era il bisogno di sicurezza, identità e comunità.
E in fondo, anche noi — con le nostre mode, i nostri social e le nostre “manie moderne” — non siamo così diversi.

Forse, se un uomo medievale potesse guardarci oggi, direbbe lo stesso di noi:

“Ma che strani costumi hanno questi del futuro!”

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Angela Gemito

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Curiosa per natura e appassionata di tutto ciò che è nuovo, Angela Gemito naviga tra le ultime notizie, le tendenze tecnologiche e le curiosità più affascinanti per offrirtele su questo sito. Preparati a scoprire il mondo con occhi nuovi, un articolo alla volta!

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