Vaccinazioni, in Senato un emendamento porta da 12 a 10 i vaccini obbligatori

VEB

In Senato si discute ancora di vaccinazioni, al vaglio un emendamento che porta da 12 a 10 i vaccini obbligatori per legge.

Due sono gli aspetti che stanno caratterizzando negli ultimi mesi il dibattito sui vaccini.

Il primo riguarda il rapporto fra la scienza da una parte, e l’approssimazione, la superficialità, il fatalismo dall’altra.

A fronte di studi, di ricerche, di test approfonditi, sia a livello nazionale sia internazionale, risulta che buona parte dei vaccini risultano molto utili e alcuni indispensabili.

I soloni improvvisati del faccio da me o del non serve, dell’empirico, mascherati anche da politici, espongono le loro tesi contrarie e senza senso, adducendo teorie fantasiose e avulse da ogni contesto logico.

Il problema è che buona parte della gente li segue a prescindere, e sovente senza capire, rischiando di provocare danni notevoli.

Il secondo aspetto riguarda lo scarso senso del sociale e della convivenza civile che alberga in molte nazioni, ma che in Italia a volte si fa sentire in maniera decisamente più forte che altrove.

È proprio questo il caso: la levata di scudi di una discreta parte della opinione pubblica italiana, non tiene conto del fatto che la vaccinazione è un problema di salute individuale, ma soprattutto un problema di salute pubblica.

Senza una determinata vaccinazione, si rischiano i contagi, e coloro che coscientemente non hanno voluto vaccinarsi o far vaccinare i loro figli, in caso di contagio provocato e accertato, hanno delle grosse responsabilità, e non solo di natura civile.

Al Senato è stato approvato un emendamento che porta i vaccini obbligatori da 12 a 10, modificando il cosiddetto decreto legge Lorenzin.

Altre 4 vaccinazioni diventano suggerite e saranno gratuite. Stiamo parlando di quelle contro il Meningococco C e B, e quelle contro il Rotavirus e lo Pneumococco.

Tutto ciò, anche a fronte dell’audizione nell’apposita Commissione senatoriale del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi.

I dieci vaccini obbligatori consentiranno l’iscrizione agli asili nido e alle materne.

Per i genitori che non vaccinano i propri figli alla scuola dell’obbligo, è stato approvato un emendamento che riduce le sanzioni, portate da un range compreso fra 500 euro a 7.500, a un range compreso fra 500 e i 3.500.

Contro il decreto, comprese le modifiche, si era già schierato il Veneto col Governatore Zaia, preannunciando ricorso alla Corte Costituzionale che sarà presentato proprio in questi giorni.

Ma la stragrande maggioranza delle Regioni è favorevole all’impianto della legge e alle sue finalità.

E non crediamo che la Corte Costituzionale si prenda la responsabilità di bocciare la legge.

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