Una storia che sembra uscita da un romanzo noir, ma che arriva dalle cronache reali dell’Iran. Una donna, Kulthum Akbari, è oggi al centro di uno dei casi giudiziari più complessi e inquietanti del paese, accusata di aver ucciso ben 11 dei suoi mariti nell’arco di vent’anni. Un piano diabolico, meticoloso e quasi perfetto.

Il Modus Operandi: Matrimoni Mirati e Veleno
Il piano di Kulthum, soprannominata dalla stampa la “Vedova Nera”, era tanto semplice quanto agghiacciante. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la donna sceglieva con cura le sue vittime: uomini anziani, spesso soli e con un discreto patrimonio. Dopo averli sposati, si trasformava in una moglie apparentemente devota e amorevole, guadagnandosi la loro totale fiducia.
A quel punto, iniziava la fase letale del suo schema. Come riportato dal quotidiano iraniano Asr-e Iran, la Akbari somministrava alle sue vittime un mix di farmaci, spesso per il diabete o per indurre convulsioni, mescolati a sostanze tossiche come l’alcol industriale.
L’avvelenamento era graduale. Il giornale Haft Sobh ha specificato che i dosaggi venivano aumentati lentamente per evitare sintomi improvvisi che potessero destare sospetti. Per allontanare da sé ogni ombra, era lei stessa a portare i mariti in ospedale dopo le crisi, mostrandosi preoccupata, per poi continuare il suo lavoro di avvelenamento sistematico fino al decesso.
La Scoperta e un’Indagine Senza Precedenti
Per due decenni, il piano ha funzionato alla perfezione. Le morti venivano archiviate come “cause naturali”, legate all’età avanzata o a patologie preesistenti delle vittime. “Era estremamente abile nel coprire le sue tracce“, hanno ammesso le stesse autorità, sottolineando la complessità del caso.
La svolta è arrivata nel 2023, dopo la morte del suo ultimo marito, Azizolah Babaei, un uomo di 63 anni. A differenza dei casi precedenti, il figlio della vittima non si è mai fidato di quella morte apparentemente naturale. I suoi sospetti hanno spinto la polizia ad avviare un’indagine approfondita, che ha finalmente portato all’arresto di Kulthum Akbari. Durante gli interrogatori, la donna avrebbe confessato l’omicidio di 11 uomini tra il 2000 e il 2023, sempre con lo stesso movente: impossessarsi dei loro soldi e delle loro proprietà.
Conclusione e Approfondimenti
Il processo contro la “Vedova Nera” è attualmente in corso e rischia di concludersi con la pena capitale, data la premeditazione e l’efferatezza dei crimini. Questo caso non solo ha sconvolto l’opinione pubblica iraniana, ma solleva anche interrogativi su come una serie così lunga di omicidi sia potuta passare inosservata per così tanto tempo.
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