Per Vittorio Sgarbi Ferrara è una città morta.
Alla presentazione del libro di Paola Bassani sulla vita del padre dal titolo Se avessi una piccola casa mia. Giorgio Bassani, il racconto della figlia, il solito polemico Vittorio Sgarbi, va giù duro: “Ferrara è una città sostanzialmente morta, sotto il controllo della Chiesa, che non è in grado nemmeno di ribellarsi di fronte al fallimento della sua banca”.
“I turisti – aggiunge Sgarbi – vengono a Ferrara per vedere il giardino dei Finzi Contini che in realtà si trova a centinaia di chilometri di distanza da Ferrara, nel giardino di Ninfa, vicino a Latina”.
Su Giorgio Bassani, la figlia dice: “Spesso andavamo a trovare la famiglia Sgarbi nella loro casa di Ro. Ho un’immagine bellissima di casa loro con i nostri genitori che parlavano e noi rimanevamo zitti ad ascoltare”.
Poi Sgarbi prosegue: “Il gattopardo fu uno dei meriti di Bassani. Fu lui a capire che eravamo di fronte a un capolavoro e riuscì a farlo uscire dall’embargo comunista degli editori del tempo come fece anche con il dottor Zivago di cui aiutò la divulgazione in Italia”.