La Chiesa Green di Salerno che assorbe l’inquinamento.
Chi ha detto che anche le chiese non possono essere ecologiche? Papa Francesco, d’altro canto, giura che la vocazione ecologica del cristianesimo è viva e vegeta.
Perché allora non provare a costruire un edificio di culto che non solo non inquini, ma che sia capace di contrastare l’inquinamento stesso?
L’edificio di culto sorgerà quindi a Salerno, per ospitare sopratutto i fedeli del quartiere Torrione e Sala Abbagnano.
Il tutto sarà finanziato dalla Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, con circa 4,5 milioni di euro, che poi, come al solito, diverranno chissà quanti, pure in presenza di eventuali intercessioni divine.
Ma comunque badiamo al sodo e alla bella idea: l’impatto ambientale è minimo perché è occupato meno terreno possibile, lasciando spazio alle essenze della famosa macchia mediterranea.
In più una speciale vernice fotocatalitica permetterà poi di imprigionare lo smog; e ancora, è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico al passo con i tempi, che almeno compensi il consumo energetico previsto per la zona dell’oratorio.
Tutto il resto sarà composto da ulivi, cipressi e palme, al posto del parcheggio asfaltato che attualmente insiste nell’area.
Insomma, a tutti gli effetti, un edificio ecocompatibile e al passo con i tempi, vocazioni religiose a parte.