Almeno dinanzi alla legge, Gina Lollobrigida è una donna sposata: lo ha stabilito il tribunale, che nelle scorse ore ha assolto il marito, che lei stessa aveva denunciato nei mesi scorsi.
Nello specifico, il tribunale di Roma ha stabilito che Francisco Javier Rigau non ha raggirato la Lollo quando le fece firmare un atto con il quale si chiedeva ad un notaio di ratificare la loro unione.
Lo spagnolo 55enne e la Lollobrigida convolarono a nozze, in Spagna, il 29 novembre del 2010: non vi è stato nessun raggiro per i magistrati dell’ottava sezione.
Per l’accusa, che aveva sollecitato la condanna dell’imputato ad otto mesi di reclusione per truffa e falso, il presunto raggiro avrebbe consentito a Rigau di realizzare un “ingiusto profitto consistito nell’acquisizione dello stato giuridico di coniuge e dei diritti alimentari e successori, in danno della Lollobrigida”.
La strategia dell’imputato invece non era – secondo i giudici – entrare in possesso del patrimonio immenso (tra proprietà immobiliari, gioielli, opere d’arte, diritti cinematografici e di immagine) di una «donna sola, desiderosa di avere qualcuno accanto», come invece aveva rimarcato il pm nel corso della requisitoria al termine della quale aveva chiesto otto mesi di reclusione, ma semplicemente sugellare il loro amore.
“Le sentenze si rispettano – ha commentato Fabrizio Sigia, legale della Lollobrigida – ma è evidente che la impugneremo”.