Disabili e profughi protagonisti alla Stramilano: 50mila persone in pista.
Domenica è stato il grande giorno della Stramilano, arrivata alla sua 46esima edizione.
E’ la corsa cittadina forse più famosa d’Italia, e quest’anno è stata dedicata a Fabio Cappello, un giovane concorrente che è morto proprio l’anno scorso alla fine della competizione.
Quest’anno la madrina della manifestazione è stata Giusy Versace, la campionessa paraolimpica.
Insieme con lei, l’Associazione Disabili no limits Onlus e altre, a significare la voglia di competere, di gareggiare e di essere presenti come portatori di disabilità anche nel mondo dello sport.
Ma forse la cosa più bella quest’anno è stata la partecipazione di tanti corridori fra i richiedenti asilo della Caserma Montello e di altri centri di accoglienza.
A cento di loro è stato fornito anche l’equipaggiamento sportivo da parte del Comune.
Immaginiamo la schiuma di rabbia di personaggi come Matteo Salvini, rispetto a questi gesti di solidarietà.
Tre le corse: la 5, la 10 e la 20 chilometri. Per tutti l’arrivo è stato all’Arena civica, con relativa cerimonia di premiazione.
Per la cronaca, a vincere la 20 chilometri maschile è stato il Kenyota Fredrik Moranga, con il tempo di un’ora, un minuto e 20 secondi.