Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per gli adolescenti la causa principale della loro morte sono gli incidenti stradali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è occupata recentemente delle cause di morte degli adolescenti nel mondo.
L’indagine è stata svolta insieme con Unesco e Unicef. Nel 2015 sono morti circa un milione e duecentomila ragazzi con un’età compresa fra i 10 e i 19 anni, vale a dire pressappoco 3.000 al giorno.
In testa alle cause dei decessi ci sono gli incidenti stradali, con quasi 115.000 morti: di questi soprattutto maschi con età compresa fra 15 e 19 anni.
La maggior parte di questi incidenti è causata dalla distrazione durante la guida. non a caso altro dato significativo è quello della Fondazione AAA per la sicurezza del traffico che in un’indagine ha evidenziato che gli incidenti stradali sono causati da conducenti di 16-19 anni che utilizzano lo smartphone durante la guida.
Si tratta di pedoni, ciclisti motociclisti. Questo per la semplice ragione che le femmine tendono a muoversi di meno con i mezzi, e probabilmente anche perché hanno una condotta di guida mediamente più prudente.
Al secondo posto fra i decessi ci sono le infezioni alle vie respiratorie inferiori, al terzo i suicidi o morti accidentali dovute a cause di autolesionismo. Al quarto posto c’è la diarrea, e al quinto l’annegamento.
Per le ragazze il discorso è nettamente diverso: la prima causa di morte, invece dell’incidente stradale, è data dall’infezione alle vie aeree inferiori, in special modo la polmonite. Questo nelle ragazzine con età compresa fra i 10 e i 14 anni.
Tra i 15 e i 19 anni, invece, subentrano problematiche di natura ginecologica, come complicazioni da gravidanze, tipo emorragie, sepsi e aborti effettuati in maniera non sicura.
Ma un punto importante, e forse insospettabile, della casistica, è dato dall’elevato numero dei suicidi e altre morti accidentali causate da forme estreme di autolesionismo. Nelle ragazze questa è la terza causa delle morti.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei decessi degli adolescenti, il rischio è maggiore nei Paesi a basso e medio reddito, in Africa e in Asia sud orientale.
Da quelle parti, sono spesso letali malattie sessualmente trasmissibili come Aids, infezioni alle vie respiratorie, diarrea, meningite.
Flavia Bustreo, assistente Direttore generale dell’Oms, spiega: “Gli adolescenti sono stati totalmente assenti dai piani sanitari nazionali per decenni”.
E per parte sua, Anthony Costello, direttore del dipartimento di salute neonatale, materna e adolescenziale della OMS, dice: “Rendere più efficaci i servizi sanitari a favore degli adolescenti è solo una delle condizioni necessarie a migliorare la loro salute”.
“Il ruolo di genitori, famiglie e comunità è estremamente importante, perché hanno la possibilità di influenzare il comportamento e la salute degli adolescenti”.