Alieni: il 2020 anno della definitiva divulgazione

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Già negli anni passati persino i presidenti che si sono succeduti alla guida degli Stati Uniti, sono stati da sempre interessati all’argomento “civiltà extraterrestri“.

Ronald Reagan era interessato agli Ufo, è stata proprio la figlia a confermare che suo padre era affascinato dalla possibilità di vita in altri mondi e secondo la sua biografia non ufficiale, Reagan avrebbe avuto due incontri legati agli alieni.

Così come anche il presidente Carter nel 1969, ma non solo presidenti anche astronauti famosi come Aldrin e Neil Armstrong in incontri privati rivelarono che c’erano alieni sulla Luna.

Si dice che nel 1960 la Nasa, che era di recente costituzione, stilò un rapporto sulle implicazioni delle attività spaziali pacifiche per le questioni umane, tale rapporto parlava del panico che si sarebbe verificato se fosse stata confermata l’esistenza di altre civiltà al di fuori della nostra.

Secondo molti studiosi il 2020 sarebbe l’anno della divulgazione definitiva sulla realtà aliena, Stephen Bassett ricercatore e fondatore del paradigma resarch, ha affermato che la vittoria alle elezioni del presidente Donald Trump ha impedito il processo di divulgazione sulle civiltà extraterrestri.

In un’intervista esclusiva con il quotidiano britannico Daily Star ha affermato che i governi di tutto il mondo faranno divulgazione a breve, inoltre il programma di ricerca di fenomeni aerei non identificati da parte della marina americana è un ottimo segno e può essere considerato come prova che la divulgazione è imminente.

2020 alieni: Anno della divulgazione.

Bassett afferma che se non fosse stato per gli eventi straordinari delle ultime elezioni negli Stati Uniti, con l’elezione di Donald Trump presidente, saremmo già un paio d’anni a conoscenza di tutto.

Il 2020 dovrebbe essere un anno cruciale, Bassett afferma che gli alieni disattiveranno le nostre armi nucleari per mostrarci quanto siamo inutili e convinto che una volta conosciuta la verità gli alieni entreranno, a quel punto, in pieno contatto con gli umani.

Ci sarà dunque piena condivisione dei progressi tecnologici, compresi farmaci avanzati che ci salveranno dalla crisi degli antibiotici per non parlare del fatto che la Nasa non sarà più costretta a tagliare trasmissioni in diretta dalla stazione spaziale internazionale quando le telecamere registreranno strani fenomeni.

Sarà dunque una sorta di inizio dell’età dell’oro dell’esplorazione spaziale, così mentre i teorici della cospirazione attendono tali rivelazioni, anche la comunità scientifica crede che siamo alle porte della scoperta della vita extraterrestre in un futuro molto vicino.

Nel 2020 Marte e la Terra saranno di nuovo relativamente vicini l’uno all’altro nella loro orbita e per sfruttare questa circostanza orbitale le agenzie spaziali lanceranno praticamente una flotta di veicoli spaziali verso il pianeta rosso.

A differenza delle sonde che si trovano ora sul suolo marziano, queste nuove missioni varate dalla Nasa in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Federale Russa, parteciperanno ad un tipo di programma che non è stato più testato dall’arrivo delle sonde Viking sul suolo marziano.

Le nuove missioni cercheranno luoghi che un tempo erano adatti alla vita e daranno caccia alla vita stessa, Jim Green, direttore della divisione di scienza planetaria della Nasa, ha affermato che molto probabilmente su Marte ci saranno delle scoperte a breve, ci sono infatti alte probabilità che è Mars Rover 2020 darà l’annuncio definitivo.

Dall’altra parte però Green ha anche affermato che gli umani non sono abbastanza preparati per accettare l’esistenza extraterrestre.

fonte@EarthLive

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