La missione Apollo 11 della NASA avrebbe potuto concludersi con la morte di tutta la vita sulla Terra. La NASA ha corso un rischio molto grande quando ha fatto atterrare gli astronauti sul satellite, riporta il portale Ordonews.
Quando le persone hanno iniziato a parlare di inviare persone nello spazio, molti temevano che potesse verificarsi una contaminazione. Inoltre, si temeva che gli astronauti tornando sulla Terra potessero portare con sé alcuni virus o microrganismi pericolosi che avrebbero causato la morte di tutta la vita sul nostro pianeta.
Allo stesso tempo, la probabilità di un tale sviluppo di eventi era minima, perché nessuno credeva che la vita potesse esistere sulla luna.
L’astronomo Carl Sagan, in un rapporto redatto nel 1969, ha avvertito che gli astronauti devono attenersi rigorosamente alle misure di quarantena dopo il ritorno sulla Terra. Altrimenti, la missione Apollo 11 potrebbe danneggiare gravemente le persone e il pianeta.
La NASA ha iniziato a innervosirsi dopo tali dichiarazioni e quindi ha comunque organizzato alcune misure di quarantena. Una speciale installazione di quarantena è stata installata sul veicolo spaziale, che avrebbe dovuto raccogliere le persone dopo lo sbarco nell’Oceano Pacifico. Inoltre, gli astronauti dovevano essere in isolamento per tre settimane dopo il ritorno dalla luna.