L’Arca dell’Alleanza, un’antica reliquia descritta come una cassa d’oro che contiene le tavolette dei Dieci Comandamenti, è avvolta da mistero e leggende da millenni.
Secondo le tradizioni, questa sacra scatola possiede poteri straordinari, capaci di provocare eventi miracolosi e anche mortali.
Gli annali etiopi rivelano che l’Arca si trova nella città di Aksum, custodita in una cappella all’interno della Chiesa di Nostra Signora Maria di Sion. Da secoli, i monaci locali si dedicano con zelo alla sua protezione, vivendo in isolamento e senza mai lasciare il perimetro della chiesa.
Molte sono le storie che circondano l’Arca. Nella Bibbia ebraica e nell’Antico Testamento cristiano, è menzionato che fu Dio stesso a inciderne il contenuto per Mosè sul Monte Sinai. Costruita dagli Israeliti durante il loro esodo dall’Egitto, l’Arca fu testimone di eventi miracolosi, come l’arresto delle acque del fiume Giordano. Quando veniva portata in guerra, si dice che aiutasse gli Israeliti a ottenere vittorie, e la sua cattura da parte dei Filistei portò malattie e calamità su questi ultimi.
Tuttavia, la sua ubicazione è stata perduta nella storia quando i babilonesi distrussero Gerusalemme nel 587 a.C. Una teoria, basata sul Libro dei Maccabei, suggerisce che il profeta Geremia l’abbia nascosta in una grotta sul monte Nebo, attendendo un futuro in cui Dio avrebbe mostrato misericordia al suo popolo.
Una diversa leggenda narra che l’Arca sia stata trasferita in Etiopia attraverso Menelik, il presunto figlio della regina di Saba e re Salomone. La credenza ortodossa etiope rafforza questa narrazione, sostenendo che l’Arca sia stata preservata a Axum dopo la distruzione del tempio di Salomone.
L’interesse moderno per l’Arca è stato rinvigorito anche da pellicole cinematografiche, film come “I predatori dell’arca perduta” hanno dato nuova linfa alla ricerca. Al di là delle rappresentazioni cinematografiche, molte credenze popolari attribuiscono all’Arca poteri di guarigione, giovinezza eterna e benedizioni incommensurabili.