Esistono molti errori comuni commessi quando uno smartphone ci cade in acqua.
Tutti sanno che se il tuo dispositivo entra in acqua, ovviamente è necessario recuperarlo al volo. Tuttavia, molti commettono diversi errori che possono aggravare il guasto eventuale.
Gli errori più gravi da non commettere se cade uno smartphone in acqua
Gli esperti consigliano, ovviamente, di non accendere subito il telefono dopo averlo estratto dall’acqua, questo può facilmente provocare un cortocircuito ed un surriscaldamento, che romperà definitivamente lo smartphone.
Inoltre, non asciugarlo con un asciugacapelli, non soffiarlo. L’aria calda di un asciugacapelli può facilmente danneggiare gli elementi sensibili all’interno dell’apparecchio e peggiorare la situazione. Scuoterlo o cercare di spegnerlo non aiuterà, ma farà solo cadere delle gocce nei punti più inaccessibili dello smartphone.
Inoltre, non dovresti smontare lo smartphone da solo. Se non hai esperienza specializzata, la rovinerai solo.
Cosa fare se lo smartphone cade in acqua
Se il tuo smartphone è entrato in acqua, segui queste semplici regole:
Spegni lo smartphone e, se possibile, rimuovi la batteria.
Avvolgilo in salviette di carta o tovaglioli, quindi lascialo in un luogo asciutto. In questi casi, è bene avere con sé sacchetti di gel di silice per assorbire l’umidità. Possono essere usati al posto dei tovaglioli.
Se, dopo aver constatato che il dispositivo è perfettamente asciutto, non funziona, prova a portarlo in riparazione il prima possibile. Il tempo è essenziale in questi casi.
Quando acquisti uno smartphone, presta attenzione alle icone IP67 o IP68 indicate nelle specifiche. La prima marcatura dice che lo smartphone non ha paura della polvere e dell’immersione a breve termine in acqua. La designazione IP68 indica che lo smartphone è in grado di sopportare un’esposizione ancora più lunga ai liquidi.