Attenzione, la Terra sta terminando l’Elio

VEB

L’elio, uno dei gas nobili più leggeri e freddi, è ora in una situazione critica che richiede la nostra immediata attenzione.

Nonostante sia ampiamente presente nel cosmo, su Terra rischia di esaurirsi data la sua qualità quasi non rinnovabile. Questa eventualità potrebbe provocare gravi ripercussioni in diversi settori, incluse la medicina e l’esplorazione spaziale.

Attenzione la Terra sta terminando Elio
Foto@Pixabay

Origini e estrazione dell’elio

L’elio viene generato attraverso un processo molto lento di decadimento radioattivo di elementi come uranio e torio, impiegando miliardi di anni per formarsi. Tradizionalmente, l’elio viene ottenuto come sottoprodotto durante l’estrazione del gas naturale dai depositi sotterranei. Il suo peso estremamente ridotto, però, lo fa disperdere facilmente nell’atmosfera, da dove viene espulso nello spazio dai venti solari, rendendolo una risorsa non rinnovabile.

Implicazioni nel mondo scientifico e industriale

Il ruolo cruciale svolto dall’elio in numerosi settori non può essere sottovalutato. Grazie al suo punto di ebollizione molto basso, è lo strumento preferito per il raffreddamento dei magneti superconduttori impiegati in dispositivi di risonanza magnetica e nel funzionamento di apparecchiature altamente sofisticate come il Large Hadron Collider in Svizzera, che necessita di forniture continue di questo gas.

Essendo fondamentale per la NASA, SpaceX e altre organizzazioni, la richiesta di elio è in continuo aumento, sottolineando ulteriormente l’importanza strategica di questo elemento.

La riserva e il futuro dell’elio

La Federal Helium Reserve statunitense, fondata negli anni ’20, è attualmente responsabile di circa il 40% della fornitura globale di elio. Nonostante ciò, il suo destino è avvolto dall’incertezza, con piani di vendita posticipati e la crescente speculazione sul possibile trasferimento al settore privato. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che solo alcune nazioni, inclusi il Qatar, la Tanzania e l’Algeria, dispongono di riserve significative di elio, la cui sostenibilità a lungo termine è ancora in discussione.

Prospettive future

Gli esperti sono divisi nel prevedere quanto ancora durerà la riserva globale di elio: alcune valutazioni indicano un periodo di dieci anni, mentre altre propongono una forchetta temporale che va dai 100 ai 200 anni.

Di fronte a tale disparità di opinioni, una verità resta immutabile: l’elio è una risorsa incommensurabilmente preziosa, il cui futuro richiede un’attenta riflessione e decisioni ponderate. Il riciclo efficiente dell’elio potrebbe emergere come una strategia vitale per garantire la sua disponibilità per le generazioni future, sottolineando la necessità urgente di innovazione e conservazione in questo settore.

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