Aziende sempre più green: come si stanno muovendo

VEB

Le aziende italiane continuano il proprio cammino verso lo sviluppo di un piano della sostenibilità ambientale che consenta di ridurre al minimo le emissioni di CO2 nell’ambiente. Sono sempre più le aziende nostrane che scommettono sulla sostenibilità e l’ambiente per liberarsi appunto dalla morsa della crisi e anche del degrado del territorio. Green, una parola che diventa sempre più di uso comune, considerata naturalmente anche un’arma in più per contrastare i mutamenti climatici in linea con quanto indicato dal recente rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change).

Tra il 2014 ed il 2017 sono oltre 345.000 le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. In pratica un’azienda italiana su quattro, il 24,9% dell’intera imprenditoria extra-agricola. E nel manifatturiero sono quasi una su tre (30,7%). Solo quest’anno, anche sulla spinta dei primi segni tangibili di ripresa, circa 207 mila aziende hanno investito, o intendono farlo entro dicembre, sulla sostenibilità e l’efficienza. Così è sempre più facile trovare in azienda soluzioni come i pianali elettrici o tutti quei macchinari che utilizzano l’elettricità e non più il gasolio per essere alimentate, pensate per l’efficienza ma anche in rispetto dell’ambiente.

Questi investimenti dimostrano di portare anche grossi vantaggi. e aziende di questa GreenItaly hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (5-499 addetti), quelle che hanno visto un aumento dell’export nel 2017 sono il 34% fra chi ha investito nel green contro il 27% tra chi non ha investito. Queste imprese innovano più delle altre, quasi il doppio: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 43% delle non investitrici. Innovazione che guarda anche a Impresa 4.0: mentre tra le imprese investitrici nel green il 26% adotta tecnologie 4.0, tra quelle non investitrici tale quota si ferma all’11%.

Inoltre ci sono circa tre milioni di green jobs, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Il 13% dell’occupazione complessiva nazionale. Un valore destinato a salire ancora entro l’anno: sulla base delle indagini Unioncamere si prevede una domanda di green jobs pari a quasi 474.000 contratti attivati, il 10,4% del totale delle richieste per l’anno in corso, che si tratti di ingegneri energetici o agricoltori biologici, esperti di acquisti verdi, tecnici meccatronici o installatori di impianti termici a basso impatto; e nel manifatturiero si sfiora il 15%.

Tra le tante attività avviate per migliorare la questione ambientale si segnala il monitoraggio per la verifica della conformità ai requisiti di legge (indicato dal 73% del campione), manutenzioni regolari per minimizzare l’impatto ambientale (70%) e regolari valutazioni d’impatto (65%). Nonostante vi sia attenzione crescente rispetto alle proprie attività e operazioni interne, solo un’azienda su tre mette in atto un programma di gestione ambientale nei confronti dei propri fornitori. Si tratta di un numero minore rispetto alle attese, vista l’importanza dei fornitori per gli stakeholder esterni.

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