Calciatori: migliorare le prestazioni con i trapianti delle feci

VEB

I trapianti fecali possono essere la nuova svolta per i calciatori del futuro?

Secondo il dott. Gill Hart, biochimico di punta, le “pillole per la cacca” saranno il prossimo grande passo nell’allenamento di un calciatore.

I trapianti di microbiota fecale, o FMT, vedono le feci prelevate da un donatore e introdotte nel ricevente attraverso le provette o sotto forma di compresse liofilizzate.

Il dott. Hart ha dichiarato: “Gli FMT per gli atleti sono molto controversi e non ancora abbastanza ben compresi, sono ancora nella fase di ricerca. Ma potrebbero essere qualcosa di molto rilevante per il futuro“.

Quando stavo scrivendo un articolo di recente ho scoperto una ricerca che dimostra che diversi sportivi possono avere una microbiologia intestinale diversa e che i trapianti fecali sono stati sperimentati per aiutarli a migliorare le loro prestazioni“.

Materassi personalizzati, strette di mano rifiutate agli avversari per evitare i germi sono stati tra le tattiche impiegate dalla medaglia d’oro di Dave Brailsford.

Con i controversi trapianti fecali in crescita, si potrebbe presto isolare i microbi chiave responsabili di rendere ad esempio il calciatore Salah così veloce ed Harry Kane un bomber così letale, quindi essere utilizzati per migliorare altri giocatori.

Il dott. Hart, che è direttore scientifico ed esperto di test dell’intolleranza alimentare dello York Test Laboratories, ha dichiarato: “Un recente studio ha fornito il primo sguardo sui microbiomi intestinali dei ciclisti, con correlazioni significative tra i microbi intestinali presenti nei ciclisti professionisti e quelli correlati all’alto carico di esercizio.

Con gli enormi introiti che girano nello sport del calcio soprattutto in campo internazionale, è solo una questione di tempo prima di vedere lo stesso tipo di “tecnica” applicato al calcio.

È interessante notare che i test che hanno confrontato i batteri intestinali dei corridori di maratone con i vogatori olimpici hanno dimostrato che c’erano differenze significative, come se sport diversi fossero aiutati da batteri diversi.

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