Cancro, metà dei malati sono over 70 e si curano male

VEB

Il cancro è senza dubbio una delle piaghe del nostro secolo, ed anche se negli anni, e con la prevenzione, la probabilità di sopravvivere e condurre una vita normale è migliorata di molto, è altrettanto vero che ogni anno il numero dei nuovi casi aumenta.

Secondo i dati diffusi dalla Fondazione Insieme contro il cancro, circa la metà dei malati di cancro ha più di 70 anni e a preoccupare sono i ritardi nelle cure e la scarsa prevenzione. Su dieci anziani malati, otto ricevono una diagnosi tardiva e non accede ai trattamenti più aggiornati contro la malattia.

“Si tratta molto spesso di anziani soli, che arrivano alla diagnosi troppo tardi, con la conseguenza che sopravvivono molto meno, talvolta solo pochi mesi, rispetto agli adulti di mezza età (55-69) – spiega Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme Contro il Cancro .“Non solo – aggiunge -. L’accesso alle cure diventa più difficile con l’avanzare degli anni. Solo due pazienti ultrasettantenni su dieci accede ai trattamenti oncologici migliori e meno della metà riceve consigli su stili di vita corretti”.

Ecco perché la Fondazione Insieme contro il Cancro, lancia la prima campagna di sensibilizzazione e prevenzione dei tumori nell’anziano: La lotta al cancro non ha età. Con l’invecchiamento della popolazione risulta sempre più necessario attivarsi per soddisfare le esigenze sanitarie degli anziani. Occorre incrementare l’accesso dei pazienti di quest’età ai programmi di screening e alle sperimentazioni cliniche dei trattamenti innovativi. Migliorarne la qualità della vita e le opportunità di cura oggi, significa tutelare la salute di tutta la cittadinanza, che un giorno dovrà invecchiare.

Next Post

Eutanasia, urge calendarizzare la legge sul fine vita al Parlamento

In Italia non è certo una novità che la giustizia arrivi sempre a legiferare con anni di ritardo rispetto all’Europa o al resto del mondo, ma ci sono tematiche da affrontare, che ormai appare palese l’impossibilità di posticipare ulteriormente. L’Italia, alla fine del 2016, non ha ancora una legge che […]